Mercati – Europa in rosso a metà seduta, a Milano brilla Iveco

Prosegue in ribasso la seduta delle borse europee, in linea all’andamento negativo dei futures di Wall Street tra le crescenti aspettative che la politica monetaria rimarrà restrittiva più a lungo di quanto previsto in precedenza.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,6% in area 27.330 punti. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-1,4%), il Dax di Francoforte (-1,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,9%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

L’azionario si avvia ad archiviare la settimana in calo dopo che diversi membri della Federal Reserve hanno ribadito la necessità di alzare ulteriormente i tassi di interesse, smorzando parzialmente l’ottimismo che ha sostenuto il rally di inizio anno.

Il focus degli operatori si sposta ora sul report dell’inflazione Usa in programma la prossima settimana, in un clima che vede affievolirsi la fiducia nella capacità dell’economia di resistere a ulteriori strette del costo del denaro.

Segnali in tal senso arrivano dall’inversione della curva dei Treasury americana, con il differenziale tra il rendimento della scadenza biennale e quello del decennale che ha toccato i livelli più ampi dall’inizio degli anni ’80.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro scende in area 1,07, mentre il dollaro/yen arretra a 131 dopo la indiscrezioni secondo cui Kazuo Ueda sarà nominato come nuovo governatore della Bank of Japan.

Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio con il Brent (+2,3%) a 86,4 dollari e il Wti (+2,3%) a 79,8 dollari, dopo che la Russia ha dichiarato che taglierà la produzione di 500.000 barili al giorno a marzo.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa tre punti base in area 184, con il rendimento del decennale italiano al 4,19%.

Tornando a Piazza Affari, rally di Iveco (+13,5%) dopo aver presentato risultati 2022 e una guidance superiore alle attese, con gli acquisti che premiano anche Enel (+1,7%) dopo i conti.

In rialzo anche Eni (+2,8%), Leonardo (+1,5%) e Tenaris (+1,3%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Ferrari (-3,2%), Amplifon (-3,2%), Banca Generali (-2,9%), Nexi (-2,9%) e Pirelli (-2,4%).