Media – Nielsen: investimenti pubblicitari +6,5% a dicembre, +0,1% nel 2022

Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il mese di dicembre a +6,5%, portando la raccolta pubblicitaria del 2022 a +0,1%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nel 2022 risulta in negativo -2,8.

«Vi è una regola empirica che segue il mercato pubblicitario che si è sempre confermata negli ultimi 15 anni: quando il PIL cresce di oltre un punto percentuale, l’advertising chiude sempre sopra lo 0. Anche quest’anno la regola, come avevamo previsto, è stata rispettata ed il mercato ha fatto segnare un +0,1%» – dichiara Alberto Dal Sasso, Adintel Southern Europe Cluster Leader di Nielsen.

Relativamente ai singoli mezzi, la TV cresce del + 11,1% a dicembre e cala del -5,2% nel 2022. In negativo la Stampa, i Quotidiani, a dicembre sono in calo del 13.5% (il 2022 chiude a -6,1%), mentre i Periodici calano del 12,6% (il 2022 chiude a -4,8%). In positivo la Radio a dicembre +2% (il 2022 chiude a +1,7%).

Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nel 2022 chiude con un +3,9% (-3,2% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet). Continua la ripresa dell’Out of home (Transit e Outdoor) che conferma l’andamento positivo con un +40,8% nel 2022. In positivo anche la Go TV che chiude il 2022 a +43%, quasi flat il Direct mail 0,4%. In ripresa il mezzo Cinema.

Sono 13 i settori merceologici in crescita nel mese di dicembre, il contributo maggiore è portato dal settore Turismo (+73,8%) Farmaceutici/Sanitari (+51,4%), Industria/Edilizia/Attività (+53,8%), Enti /Istituzioni  (+45,3%). In calo a dicembre gli investimenti di Media/Editoria (-9,3%),  Automobili (-6,1%) e Bevande/Alcoolici (-6,7%).

Relativamente ai comparti con una maggiore quota di mercato, si evidenzia nel 2022, l’andamento positivo di Farmaceutici/Sanitari (+6%) , Abitazione (+4,1%), e Cura persona (+8,4%).

“Sono stati 4 trimestri con andamento differente dove il primo ed il quarto sono cresciuti (+3,5% e +2,9%). – continua Dal Sasso – Il semestre centrale ha visto ridurre gli investimenti (-3,5%) di circa 150 milioni di euro. L’ultimo trimestre, come da aspettative, grazie ai mondiali di calcio e qualche notizia meno nefasta proveniente dall’economia (ricordiamo le stime al rialzo del PIL per il 2023), è cresciuto riportando il mercato in sostanziale parità”.