Wall Street tiene e recupera nel finale una seduta partita in rosso, in scia alla revisione al rialzo dei dati dell’inflazione negli ultimi tre mesi ed in attesa di quello di gennaio che sarà pubblicato mercoledì 15.
Gli altri tre indici principali riescono a chiudere in verde recuperando in alcuni casi anche un punto percentuale rispetto ai minimi intraday.
Il bilancio dell’ultima seduta vede solo il Nasdaq in ribasso (-0,6%), il Dow Jones in salita di mezzo punto percentuale, Russell 2000 e S&P500 entrambi di due decimi di punto.
Nella settimana il Dow Jones cede lo 0,2%, il Nasdaq lo 0,6%, mentre lo S&P500 avanza dello 0,2%.
Crolla Lyft (-36%), il principale competitor di Uber, e scivola anche Expedia (-8%). In calo anche Tesla e Nvidia entrambe di cinque punti percentuali.
VIX in calo di un punto percentuale a 20,55 punti, dopo un picco iniziale fino a 21,95.
Mercato obbligazionario con rendimenti ancora in salita. Il Tbond avanza di otto punti base chiudendo al 3,74%.
Cedono quasi tutte le materie prime, ad eccezione del petrolio che guadagna due punti percentuali e sale fino 79,5 dollari al barile, in scia alla notizia che la Russia taglierà la produzione di greggio di mezzo milione di barili al giorno da inizio marzo. In calo invece il rame di due punti percentuali.
Prosegue la fase negativa dei due principali metalli preziosi – oro e argento – con il primo che lascia sul terreno solo un decimo di punti percentuale ed il secondo oltre mezzo punto.
Ottima seduta per le materie prime agricole con il grano che guadagna oltre il quattro per cento, la soia il due e mezzo ed il mais uno e mezzo.
Sul mercato valutario il dollaro riaccende la sua fase rialzista guadagnando un’intera figura a 1,067 nei confronti della moneta unica.