Elica ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita dell’1,3% a 548,6 milioni (+1,6% a perimetro e cambi costanti), grazie alla crescita delle vendite a marchi propri, all’effetto price-mix e al progresso della divisione motori.
Nel 2022 si è registrata una contrazione della domanda mondiale del segmento cappe stimata a -6,3% (con un mercato Europa -11,3%) dovuta principalmente a un clima di incertezza costante e al peso dell’inflazione.
A livello geografico, il in EMEA e America (rispettivamente il 78% e il 15% dei ricavi totali) ha registrato un significativo progresso organico del +8,3% e +3,8%, con una crescita superiore rispetto al mercato e un conseguente incremento di market share.
Il segmento Cooking ha evidenziato un calo organico del 2,2% a 422,8 milioni, registrando un progresso significativo nelle vendite a marchi propri e una flessione nel segmento OEM (+9,5% e -16,5% organico). Il segmento Motori, invece, ha segnato un +20,9% organico a 125,7 milioni, guidato, in particolare, dallo sviluppo delle aree “heating” e “ventilation” .
L’Ebitda normalizzato si è attestato a 56,6 milioni, sostanzialmente in linea rispetto ai 57,1 milioni del 2021, con un Ebitda margina al 10,3% (10,5% nel 2021).
Il risultato netto normalizzato è aumentato a 22,1 milioni dai 21,3 milioni del 2021, mentre il risultato netto normalizzato di pertinenza del gruppo è aumentato del 29% a 20,6 milioni. Il risultato delle Minorities, in riduzione da 5,4 milioni a 1,6 milioni, riflette la cessione della quota di controllo in Elica PB India nel 2021 e la performance positiva di Ariafina (Giappone) per 1,6 milioni, in linea con il 2021. La significativa riduzione delle Minorities è legata anche al completamento dell’acquisizione di Airforce (Italia), a luglio 2022.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta normalizzata risulta pari a -29,9 milioni (escluso l’effetto IFRS 16 per -14 milioni), rispetto ai -22,7 milioni al 31 dicembre. Tale variazione è legata alla crescita del magazzino per una gestione più efficace dell’evoluzione del footprint e delle criticità legate alla disponibilità di materie prime, oltre che per servire i clienti in modo rapido ed efficiente, al pagamento per circa 13,0 milioni relativo all’acquisizione di EMC e CPS e del 40% del capitale sociale di Air Force, all’uscita di cassa per 12,0 milioni legata all’accordo con i sindacati per le uscite volontarie del personale e al completamento del riassetto del footprint industriale in Polonia, oltre al buyback per circa 2,0 milioni e al dividendo per 3,8 milioni. La generazione di cassa operativa è stata di 40,5 milioni.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il gruppo si attende un 2023 caratterizzato da due dinamiche diverse, ovvero una prima parte dell’anno che seguirà presumibilmente il trend del secondo semestre 2022 con una domanda in flessione, con uno scenario geopolitico ancora critico ed un’inflazione ancora alta.
Nella seconda parte dell’anno l’aspettativa è di vedere un segnale di ripresa della domanda e di conseguenza un ritorno ad una crescita organica supportata dal lancio di nuovi prodotti e nuovi progetti nel segmento dei motori. Il tutto porta a confermare un 2023 in linea con il consensus di mercato.
Inoltre, una solida generazione di cassa e un ottimo rapporto di leva, garantiscono una posizione di vantaggio strategico, fondamentale per consolidare una già robusta leadership di mercato e per guardare a nuove opportunità di crescita per linee esterne (M&A).