I futures sull’azionario Usa faticano a trovare una direzione precisa, preannunciando una partenza incerta a Wall Street dopo la pubblicazione del dato chiave sull’inflazione statunitense a gennaio.
Chiusura in rialzo ieri per i principali indici americani, che hanno recuperato terreno dopo le perdite della scorsa settimana, la peggiore da inizio anno. Il Nasdaq ha guadagnato l’1,5% e S&P 500 e Dow Jones l’1,1%.
Sul fronte macro, lo scorso mese i prezzi al consumo negli Usa sono aumentati dello 0,5% su base mensile, in linea alle attese degli analisti e accelerando rispetto al +0,1% di dicembre (rivisto da -0,1%).
Su base annua, invece, l’inflazione ha mostrato un rallentamento inferiore alle previsioni, segnando un +6,4% dal +6,5% del mese precedente e rispetto al +6,2% stimato dal consensus.
Il dato core, infine, ha mostrato un +0,4% su base mensile, in linea alle attese e alla rilevazione di dicembre, e un +5,6% su base annua, rispetto al +5,5% previsto dagli analisti e al +5,7% di dicembre.
Numeri che contribuiranno a formulare le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve, dopo che diversi membri della banca centrale la scorsa settimana hanno ribadito la necessità di ulteriori rialzi dei tassi di interesse.
Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden annuncerà nelle prossime ore la nomina della vicepresidente della Federal Reserve, Lael Brainard, come suo principale consigliere economico.
