Il Ftse Italia Servizi Finanziari nella seduta di ieri ha riportato un +1,7% rispetto al +0,7% del corrispondente europeo e al +0,6% del Ftse Mib.
Chiusura positiva per le borse europee, mentre proseguiva in rialzo la seduta di Wall Street nella prima seduta di una settimana in cui l’attenzione sarà rivolta soprattutto i dati sull’inflazione Usa a gennaio. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso di circa quattro punti base a 180, con il rendimento del decennale italiano 4,18%.
Tra le Large Cap Fineco Bank ha terminato le contrattazioni a +2,2% come Banca Generali, Banca Mediolanum a +1,5%, Poste Italiane a +1,4%, Azimut Holding a +1,1% e Nexi a -3,3%.
In attuazione del programma di acquisto di azioni proprie a servizio del sistema incentivante 2022 – “Sistema 2022 PFA”, FinecoBank tra l’8 febbraio e il 10 febbraio 2023, ha complessivamente acquistato 16.000 azioni ordinarie Fineco, pari allo 0,00262% del capitale sociale, al prezzo medio di 16,994453 euro per azione, per un controvalore complessivo di 271.911 euro.
Tra le Mid, BFF Bank (+3,9%) e Italmobiliare (+1,5%) hanno terminato le contrattazioni in testa al paniere.
In relazione al programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 7 novembre, dal 6 al 10 febbraio 2023 Anima Holding (+1,3%) ha acquistato 291.149 azioni proprie ad un prezzo medio di 3,9994 euro ciascuna per complessivi 1.168.542,45 euro.
BFF Bank, in esecuzione della delibera dell’Assemblea del 31 marzo 2022 e a seguito del rilascio dell’autorizzazione da Banca d’Italia, ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie che prevede l’acquisto di un massimo di 350.000 azioni ordinarie proprie, corrispondenti a circa lo 0,19% del capitale sociale, per un controvalore massimo di 2,8 milioni, da dedurre dai fondi propri.
Infine, tra le Small, Met.extra Group (+3,4%) e Mittel (+1,9%) sono state le migliori mentre Banca Sistema (-2,6%) ha sottoperformato le latre.
Generalfinance (flat) ha archiviato il 2022 con un margine di interesse pari a 7,3 milioni, in aumento 17% a/a grazie principalmente alla crescita dei crediti erogati, oltre all’incremento dei tassi di mercato nella seconda parte dell’anno.