Enav – A gennaio 2023 pieno recupero oltre le attese del traffico aereo in Italia rispetto al 2019 (+3,3%)

Dalla lettura dei dati di Eurocontrol, organizzazione continentale per la sicurezza del traffico aereo, emerge anzitutto che a gennaio 2023 in Italia il traffico di rotta (in termini di unità di servizio) supera di oltre il 21% le previsioni della stessa Eurocontrol (628.892 unità di servizio vs 518.983).

Migliore delle attese anche il traffico di rotta in Europa, che registra un +16,4% a 11.058.481 unità a fronte delle 9.496.885 unità stimate da Eurocontrol.

I dati di gennaio mostrano valori superiori anche nel confronto rispetto allo stesso mese del 2022, sia in Italia (+32,5% vs 474.553 unità) sia in Europa (+32,2% vs 8.363.732 unità).

Numeri particolarmente interessante anche nel confronto con la situazione pre-Covid, con le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano (con o senza scalo) che registrano un incremento del 3,3% sullo stesso mese del 2019, a fronte di un gap del 5,9% del corrispondente dato europeo.

Ricordiamo che l’aggregato complessivo del 2022 mostrava per l’Italia un calo del 4,8% rispetto al 2019, in miglioramento rispetto al -5,1% misurato nel confronto tra il periodo gennaio-novembre 2022 e i corrispondenti undici mesi del 2019.

Anche i corrispondenti dati europei hanno confermano un miglioramento del trend, seppure a un ritmo più contenuto rispetto alla performance nazionale. A livello continentale, infatti, il gap tra i dodici mesi del 2022 e il 2019 era pari al 12,4% (-13% a novembre).

Nel complesso, i numeri continuano a indicare una progressiva normalizzazione del traffico rispetto ai livelli pre-pandemia. Le prospettive restano quindi positive, al netto di eventuali fattori esogeni come nuove ondate di Covid o un aggravarsi delle tensioni geopolitiche internazionali.

Si segnala infine che per ENAV le tariffe si basano su due parametri previsionali, i costi e il traffico. Il traffico di rotta è calcolato in termini di unità di servizio, una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo e della distanza percorsa dall’aeromobile.

Grazie a uno schema normativo che ripartisce il rischio tra Enav e le aviolinee, l’esposizione di Enav al rischio traffico viene ridotta al minimo. Gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di traffico vengono infatti bilanciati alla fine di ogni anno attraverso meccanismi di aggiustamento, il cosiddetto “balances”, sulle tariffe degli anni successivi.