Mercati – Eurolistini sopra la parità, più cauta Piazza Affari

I listini europei viaggiano positivi nel pomeriggio, con Piazza Affari tuttavia più cauta, mentre Wall Street si muove debole.

A Milano il Ftse Mib oscilla sulla parità in area 27.494 punti. Bene il Cac40 di Parigi (+1,1%), il Dax di Francoforte (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%). Oltreoceano il Dow Jones cede lo 0,4%, lo S&P500 lo 0,3% e il Nasdaq lo 0,2%.

Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali provenienti dai dati macroeconomici nel tentativo di prevedere le prossime mosse delle banche centrali. Focus sull’intervento del presidente della Bce Christine Lagarde, attesa all’Europarlamento.

Dall’agenda odierna sono intanto emerse vendite al dettaglio degli Stati Uniti aumentate a gennaio del 3% su base mensile, contro un consensus che evidenziava un +2%, dopo il -1,1% di dicembre.

Una lettura che indica una crescita al ritmo più rapido da quasi due anni e che suggerisce come la spesa per consumi possa consentire ai prezzi di rimanere elevati, aumentando la pressione sulla banca centrale ad alzare il costo del denaro.

Il tutto mentre gli investitori stanno ancora metabolizzando il report sui prezzi al consumo Usa diffuso ieri, dal quale si è rilevato un rallentamento inferiore alle previsioni che lascia aperta la porta a diversi scenari.

Nel Vecchio Continente, invece, stamane, è emersa una contrazione oltre le attese della produzione  industriale di dicembre nell’Eurozona con l’indice destagionalizzato calato dell’1,1% su base mensile, contro il -0,8% del consensus e dopo il +1,4% di novembre (rivisto da +1%).

Nel Regno Unito, a gennaio i prezzi al consumo sono scesi dello 0,6% m/m, rispetto al -0,4% del consensus e al +0,4% del mese precedente. Su base annua, l’indice è salito del 10,1%, al di sotto della stima degli analisti (+10,3%) e del +10,5% di dicembre.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in discesa a 1,067 e il dollaro/yen risalito in area 134,1.

Tra le materie prime le quotazioni del greggio viaggiano in ribasso per il secondo giorno consecutivo, con il Brent (-0,8%) a 84,9 dollari e il Wti (-0,9%) a 78,4 dollari dopo l’incremento delle scorte Usa evidenziato dal report settimanale Api.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa cinque punti base in area 182, con il rendimento del decennale italiano al 4,28%.

Tornando a Piazza Affari, in testa Ferrari (+1,7%), seguita da Stellantis (+1,5%) e Prysmian (+1,4%). Tim rallenta rispetto alla mattinata a +0,5%, in attesa di sviluppi sul dossier rete e dopo risultati del quarto trimestre e piano 2023-25. Le vendite colpiscono soprattutto Azimut (-3,2%) dopo che Timone ha concluso con successo la vendita dello 0,9% del capitale con bookbuilding accelerato a 22,35 euro per azione.