Mercati Usa – Resistono al dato dell’inflazione in crescita

Seduta nervosa ieri a Wall Street la quale, tuttavia, contiene il disappunto per la crescita nuovamente dei prezzi al consumo, sia su base mensile che annua ed in particolare in misura più elevata rispetto alle attese.

I listini cambiano direzione un paio di volte per chiudere comunque con risultati alterni, ma più vicini ai massimi che ai minimi di giornata.

Il bilancio di ieri si chiude con il Nasdaq in rialzo dello 0,6%. Sul fronte opposto, lo S&P500 chiude invariato mentre il Dow Jones cede mezzo punto percentuale.

Tra i principali movimenti, Tesla avanza del sette e mezzo per cento, superando i $200, e Nvidia del cinque.

VIX in deciso ribasso (-7%) a 18,95 punti.

Riparte la risalita dei rendimenti sul mercato obbligazionario. Il Tbond guadagna cinque punti base chiudendo al 3,75%.

Giornata movimentata per la gran parte delle materie prime, con il petrolio che cede quasi due punti percentuali terminando poco al di sotto dei 79 dollari al barile.

Prosegue la fase laterale/negativa dei due principali metalli preziosi – oro e argento – i quali chiudono in calo rispettivamente di mezzo e di un punto percentuale, appesantiti dalla nuova fiammata dell’inflazione.

Sul mercato valutario il dollaro si comporta invece in modo neutro, rispetto alla pubblicazione del dato macro economico, e chiude invariato a 1,073 nei confronti della moneta unica.