Utility (-0,3%) – Bene Edison (+1,3%) e Alerion (+1,0%) nonostante la debolezza del comparto italiano

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,3% rispetto al +0,1% del corrispondente europeo e al +0,2% del Ftse Mib.

Chiusura poco mossa per le borse europee, frenate nel finale dall’andamento negativo di Wall Street dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione statunitense a gennaio superiori alle attese. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è arretrato di circa due punti base a 177, con il rendimento del decennale italiano al 4,22%.

Tra le Large Cap del comparto ERG (+0,6%) e Snam (+0,3%) sono state le migliori.

Enel Finance International (“EFI”), società finanziaria di diritto olandese controllata da Enel (-0,4%) ha lanciato sul mercato Eurobond un “Sustainability-Linked bond” in due tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1,5 miliardi.

Terna (-0,2%), Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia hanno rinnovato e ulteriormente esteso per i prossimi 3 anni la collaborazione, nata negli scorsi anni, per lo sviluppo e la realizzazione di infrastrutture elettriche sempre più sostenibili, integrate nei territori e rispettose dell’ambiente e della biodiversità.

Tra le Mid Cap, Alerion Clean Power ha terminato le contrattazioni a +1,0%, Industrie De Nora a +0,6%, Acea a +0,1%, Iren a -0,5% e Ascopiave a -2,0%.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Edison (+1,3%) e Eems (+0,5%) mentre Greenthesis (-1,6%) è risultata la peggiore.