Eni Sustainability Mobility e PBF Energy hanno annunciato un accordo di collaborazione per una joint venture partecipata al 50:50, la St. Bernard Renewables LLC (SBR), per la bioraffineria oggi in fase di costruzione nell’area della raffineria di Chalmette della PBF, in Louisiana (Stati Uniti d’America).
Al momento della conclusione della trattativa, che è soggetta alle consuete condizioni di closing, comprese le approvazioni normative, Eni Sustainable Mobility contribuirà con un apporto di capitale pari a 835 milioni di dollari, più fino a 50 milioni addizionali in base all’eventuale raggiungimento di obiettivi progettuali, nonché con la sua esperienza nella bioraffinazione (gestione, approvvigionamento e commercializzazione).
PBF apporterà la sua forte competenza industriale negli Stati Uniti, gli asset e continuerà a dirigere la realizzazione del progetto e gestirà la bioraffineria una volta che la sua costruzione sarà ultimata.
L’avvio della bioraffineria St. Bernard Renewables è previsto nella prima metà del 2023 con l’obiettivo di una capacità di trattamento di circa 1,1 milioni di tonnellate/anno, con una capacità di pretrattamento delle materie prime.
La bioraffineria produrrà principalmente HVO Diesel (olio vegetale idrotrattato, comunemente noto come ‘renewable diesel’ in Nord America), per 306 milioni di galloni all’anno, e utilizzerà la tecnologia Ecofining™ sviluppata da Eni in collaborazione con Honeywell UOP.
“Unirci al progetto della bioraffineria St. Bernard Renewables consente a Eni di entrare nel mercato in crescita dei biocarburanti negli Stati Uniti insieme a un partner di rilievo come PBF. Si tratta di un ulteriore passo avanti di Eni Sustainable Mobility nell’espandere la propria capacità di bioraffinazione, che oggi è di oltre 1 milione di tonnellate/anno e di cui si prevede un aumento nei prossimi anni”.
“Dopo i risultati ottenuti a Venezia e a Gela, Eni Sustainable Mobility è un pioniere della bioraffinazione e sta anche studiando la possibile costruzione di due nuove bioraffinerie in Italia e in Malesia. Crediamo che il ruolo dell’HVO possa contribuire fortemente a decarbonizzare il trasporto su strada, compreso l’hard to abate come i mezzi pesanti, poiché utilizza l’infrastruttura attuale e può alimentare immediatamente flotte di veicoli esistenti. I biocarburanti rientrano nella strategia di Eni per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 attraverso la riduzione delle emissioni generate lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti”, ha dichiarato Stefano Ballista, amministratore delegato di Eni Sustainable Mobility”.