I listini europei rallentano rispetto alla mattinata, dopo un avvio in ribasso a Wall Street.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 27.721 punti. Positivi anche il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), sulla parità il Ftse 100 di Londra, in flessione invece il Dax di Francoforte (-0,2%). Oltreoceano, il Nasdaq, lo S&P 500 e il Dow Jones cedono l’1,0%.
Gli operatori restano intenti a valutare l’outlook della politica monetaria dopo l’ultima serie di dati economici.
Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 194 mila unità, leggermente al di sotto delle 200 mila previste dal consensus e sostanzialmente in linea alla 195 mila della rilevazione precedente.
I prezzi alla produzione a gennaio (+0,7% m/m, +6,0% a/a), invece, sono aumentati oltre le attese (+0,4% m/m, +5,4% a/a), sottolineando le persistenti pressioni inflazionistiche che potrebbero spingere la Federal Reserve a continuare ad alzare il costo del denaro.
Dati che nel complesso confermano la resilienza dell’economia statunitense, dopo che ieri le vendite al dettaglio a gennaio hanno mostrato il maggior incremento da quasi due anni, suggerendo come la spesa per consumi manterrà i prezzi elevati.
In Europa, invece, ieri la presidente della Bce Christine Lagarde ha confermato l’intenzione di procedere a un’altra stretta da 50 punti base a marzo, per poi valutare i passi successivi in base ai dati.
Intanto sul Forex, il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,07 mentre il dollaro/yen in sale a 134,4.
Tra le materie prime poco mosse anche le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 85,5 dollari e il Wti (+0,1%) a 78,7 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di circa 5 punti base in area 188, con il rendimento del decennale italiano al 4,39% (+10 bp). Ieri il MEF ha affidato a Deutsche Bank, J.P. Morgan, Nomura Financial Products Europe, Société Générale Inv. Banking e UniCredit il mandato per il collocamento sindacato di un nuovo benchmark a 30 anni BTP – scadenza 1° ottobre 2053.
Tornando a Piazza Affari, corre Tenaris (+7,4%) dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali, con gli acquisti che premiano in particolare anche UniCredit (+3,7%) e Pirelli (+3,6%) in scia alle scommesse su un riassetto del gruppo in seguito ai rumors su un possibile disimpegno dei soci cinesi.
Prevalgono invece i realizzi su Interpump (-1,2%) all’indomani della diffusione dei conti.