SolidWorld Group – Avvia la produzione di Electrospider, biostampante 3D che replica i tessuti umani

Bio3DPrinting, azienda del gruppo SolidWorld Group attivo nelle tecnologie digitali, della stampa 3D oltre che dell’additive manufacturing, ha avviato la produzione di Electrospider,  biostampante 3D in grado di realizzare riproduzioni fedeli di cellule, tessuti e organi umani.

Dopo un’approfondita fase sperimentaleè stata avviata la produzione in serie della stessa presso lo stabilimento aziendale di Barberino Tavarnelle, alle porte di Firenze, aperto per realizzare Electrospider. La capacità produttiva iniziale è di 12 stampanti del valore di 500 mila euro per un totale di 6 milioni.

Electrospider, biostampante 3D nata dalla collaborazione sinergica tra il mondo della ricerca, dell’università e dell’industria, vede protagonista da un lato la capogruppo SolidWorld Group e dall’altro il gruppo di Biofabrication del Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa. 

Capace di ricreare tessuti biologici compatibili con l’essere umano grazie alla stampa di idrogeli innovativi caricati con cellule del soggetto, Electrospider può riprodurre in un’unica soluzione di stampa strutture articolate con combinazioni cellulari eterogenee sia per densità, che per dimensione, replicando così la complessità dei tessuti umani.

Le applicazioni sono le più diverse: in ambito biomedico, l’obiettivo a lungo termine è di ricostruire organi e tessuti da trapianto partendo dalle cellule del paziente stesso o da quelle di consanguinei, in modo da ridurre i tempi di ospedalizzazione, i rischi di rigetto, eliminando i tempi di attesa collegati all’individuazione di un donatore compatibile.

Al momento, Electrospider è in grado di realizzare strutture di tessuto più piccole, che consentono di testare la terapia, in particolare oncologica, che verrà poi applicata sul paziente. In campo farmacologico e cosmetico, la replica dei tessuti consente di testare farmaci, creme e prodotti, rendendoli sicuri per l’uomo e meno impattanti per l’ambiente (in particolare, evitando la sperimentazione sugli animali). Un’ultima possibile destinazione riguarda il settore moda, dove sarà possibile realizzare accessori e articoli di pelletteria partendo dalla biopsia degli animali.

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