Tenaris ha chiuso il quarto trimestre 2022 con ricavi pari a 3,62 miliardi di dollari, in crescita su base annua del 76% e del 22% rispetto al trimestre grazie all’ulteriore aumento delle consegne e dei prezzi realizzati in molte regioni.
L’Ebitda è più che raddoppiato su base annua a 1,27 miliardi, nonostante l’aumento dei costi energetici delle materie prime, con una marginalità salita al 35,1% dal 23,5% del 4Q21 e dal 31,8% del 3Q22.
L’utile netto dei soci è balzato del 118,1% a 897 milioni. Il free cash flow è aumentato a 416 milioni dopo Capex per 108 milioni, mentre il capitale circolante è diminuito a 128 milioni. La posizione finanziaria netta è risultata positiva per 921 milioni, in aumento dai 700 milioni al 30 settembre 2022 nonostante il pagamento di 201 milioni di dividendi a novembre.
Il Cda intende proporre all’assemblea generale annuale degli azionisti, il 3 maggio, il pagamento di dividendi per un totale di circa 602 milioni di dollari, incluso l’acconto sul dividendo di circa 201 milioni pagato a novembre scorso. Se il dividendo annuale sarà approvato, il 24 maggio sarà pagata una cedola di 0,34 dollari per azione (0,68 dollari per Ads), pari a circa 401 milioni.
Per la prima metà del 2023, Tenaris prevede un ulteriore aumento delle vendite e dell’Ebitda, grazie al continuo incremento della produzione in Nord America e all’aumento delle consegne per i progetti in pipeline.
Inoltre, la società ha segnalato che lo slancio dei prezzi registrato nell’ultimo anno si sta stabilizzando ed è previsto che i margini rimarranno vicini al livello attuale. Il flusso di cassa operativo aumenterà ed è attesa una stabilizzazione del capitale circolante entro il secondo trimestre.