Mercati – Apertura in ribasso per l’Europa, Milano a -0,7%

Partenza negativa per le borse europee, dopo le perdite registrate ieri a Wall Street in scia alle preoccupazioni per ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve in seguito agli ultimi dati economici.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,7% in area 27.660 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

Ieri, i prezzi alla produzione Usa a gennaio sono cresciuti oltre le attese, sottolineando le persistenti pressioni inflazionistiche che potrebbero spingere la banca centrala americana a proseguire il proprio ciclo di strette monetarie.

Secondo il presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, sull’inflazione “c’è ancora molto da fare”, confermando che i tassi di interesse dovranno salire oltre il 5% e restarci per un lungo periodo di tempo.

Le ha fatto eco la sua controparte di St. Louis, James Bullard, che non ha escluso la possibilità di un ritocco del costo del denaro da mezzo punto percentuale nella prossima riunione del Fomc in programma a marzo.

In Europa, invece, la Bce ha ribadito l’intenzione di procedere con un’altra stretta da 50 punti base nel meeting del prossimo mese, sottolineando però come i rischi di crescita e inflazione ora appaiano più equilibrati.

Intanto sul Forex il biglietto verde torna a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in discesa a 1,064 e il dollaro/yen balzato a 134,8. In calo la sterlina a 1,193 sul dollaro.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,2%) a 84,1 dollari e il Wti (-1,3%) a 77,4 dollari, avviandosi ad archiviare la settimana in calo tra l’aumento delle scorte Usa e i timori per nuovi aumenti dei tassi di interesse.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 190 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,45%.

Tornando a Piazza Affari, bene Bper (+1,1%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Recordati (-3,8%), Amplifon (-1,7%), Stm (-1,6%), Nexi (-1,6%) e Diasorin (-1,5%). Realizzi su Tenaris (-2,3%) dopo il rally di ieri in scia ai conti.