Prosegue in ribasso la seduta delle borse europee, in linea all’andamento negativo dei futures di Wall Street tra le rinnovate preoccupazioni per ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,5% in area 27.700 punti. In calo anche il Dax di Francoforte (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
Ieri, i prezzi alla produzione Usa a gennaio sono cresciuti oltre le attese, sottolineando le persistenti pressioni inflazionistiche che potrebbero spingere la banca centrala americana a proseguire il proprio ciclo di strette monetarie.
Secondo il presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, sull’inflazione “c’è ancora molto da fare”, confermando che i tassi di interesse dovranno salire oltre il 5% e restarci per un lungo periodo di tempo.
Le ha fatto eco la sua controparte di St. Louis, James Bullard, che non ha escluso la possibilità di un ritocco del costo del denaro da mezzo punto percentuale nella prossima riunione del Fomc in programma a marzo.
Oggi, invece, il membro del Comitato esecutivo della Bce Isabel Schnabel ha dichiarato che gli investitori rischiano di sottostimare il persistere dell’inflazione e le risposte necessarie per riportarla sotto controllo.
“Siamo ancora lontani dal dichiarare vittoria contro l’inflazione e se la reazione dell’economia agli aumenti dei tassi d’interesse dovesse rivelarsi più debole del previsto potremmo dover agire con più forza” ha detto in un’intervista rilascia a Bloomberg.
Intanto sul Forex il biglietto verde continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, cancellando le perdite da inizio anno. Il cambio euro/dollaro scende a 1,064 mentre il dollaro/yen risale in area 135.
Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-2,3%) a 83,1 dollari e il Wti (-2,5%) a 76,7 dollari, avviandosi ad archiviare la settimana in calo tra l’aumento delle scorte Usa e i timori per nuovi aumenti dei tassi di interesse.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa tre punti base in area 188 con il rendimento del decennale italiano al 4,41%, mentre i tassi sul decennale e sul biennale americani si portano sui massimi del 2023.
Tornando a Piazza Affari, realizzi su Tenaris (-3,4%) dopo il rally di ieri in scia ai conti, con le vendite che colpiscono in particolare anche Recordati (-3,2%) dopo il downgrade da ‘equalweight’ a ‘underweight’ da parte di Barclays.
In controtendenza Bper (+4,2%) e Banco Bpm (+1,7%), mentre sale Tim (+1,9%) nell’attesa delle mosse di Cdp che dovrebbe presentare un’offerta per la rete della compagnia insieme al fondo Mcquarie.

























