Global Markets Energy – In rimonta le quotazioni del greggio

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:

Giornata debole per i mercati azionari europei: il Ftse Mib cede lo 0,5%, mentre Dax e Ftse 100 avanzano dello 0,1%. Chiusa Wall Street per festività (pertanto le variazioni dei titoli in tabella quotati al NYSE si riferiscono alla chiusura di venerdì 17 febbraio).

In rialzo le quotazioni del greggio, che recuperano terreno dopo le perdite della scorsa settimana con le speranze sulla ripresa della domanda in Cina che controbilanciano i timori per ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Gli analisti prevedono che le importazioni di petrolio della Cina raggiungeranno un livello record nel 2023, per poter soddisfare l’aumento della domanda di carburante per i trasporti e l’entrata in funzione di nuove raffinerie.

Secondo Goldman Sachs, i prezzi saliranno verso quota 100 dollari al barile entro fine anno, ritenendo che il mercato tornerà a essere in deficit a causa degli investimenti insufficienti, dei vincoli dello scisto e delle scelte dell’Opec+ che assicurano che l’offerta non soddisfi la domanda.

L’Opec+ ha concordato ad ottobre un taglio dei target di produzione di greggio di due milioni di barili al giorno fino a fine 2023.

Inoltre, la Russia prevede di tagliare la produzione di greggio di 500.000 barili al giorno, pari al 5% della sua produzione, dopo l’imposizione di tetti ai prezzi del petrolio e dei prodotti petroliferi russi imposti dai paesi occidentali.

Dall’altra parte, però, a frenare le quotazioni del petrolio contribuiscono le persistenti preoccupazioni per un rallentamento dell’economia in scia alle politiche restrittive delle banche centrali per contrastare l’inflazione.