Mercati – Europa fiacca priva del faro di Wall Street, Milano chiude a -0,55%

Chiusura debole per le borse europee, in una seduta priva della guida di Wall Street per la festività del Presidents’ Day e con l’ottimismo sulla ripresa della Cina controbilanciato dai timori su ulteriori strette sui tassi di interesse e per le rinnovate tensioni geopolitiche.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,55% a 27.597 punti. Poco mossi anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Dax di Francoforte (flat) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Diversi investitori, tra cui Goldman Sachs, scommettono sulla ripresa del rally dell’azionario cinese, in scia agli stimoli per rivitalizzare la seconda economia mondiale e all’abbandono delle restrizioni pandemiche.

Dall’altra parte, però, il focus dei mercati resta sulla politica monetaria, in attesa questa settimana delle minute del Fomc dopo che diversi membri della Federal Reserve hanno ribadito la necessità di continuare ad alzare il costo del denaro per combattere l’inflazione.

Il sentiment dei mercati è stato appesantito, inoltre, dalle rinnovate tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina, tra gli avvertimenti di Washington di non supportare la Russia nel conflitto in Ucraina e la disputa sul pallone abbattuto nello spazio aero statunitense.

A ciò si aggiunge il lancio di missili balistici della Corea del Nord “capaci di un attacco nucleare tattico”, in risposta a un’esercitazione militare pianificata da Washington e Seoul e che hanno innescato la protesta del Giappone e delle Nazioni Unite.

Sul Forex il cambio euro/dollaro viaggia a 1,068 e il dollaro/yen si mantiene in area 134. Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio dopo le perdite della scorsa settimana, con il Brent (+0,6%) a 83,5 dollari e il Wti (+0,5%) a 76,9 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa due punti base a 187, con il rendimento del decennale italiano al 4,33%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Saipem (+3,2%) e Stellantis (+1,2%), mentre ha chiuso in calo Tim (-2,7%) complice lo slittamento della offerta per la rete in arrivo da CDP. In rosso anche Unicredit (-2,9%), Iveco (-2,5%), Banco Bpm (-2,5%), Banca Mediolanum (-2,2%) e Leonardo (-2,2%).