Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un -1,5% a fronte del -0,6% dell’analogo indice europeo e del Ftse Mib.
Chiusura debole per le borse europee, in una seduta priva della guida di Wall Street per la festività del Presidents’ Day e con l’ottimismo sulla ripresa della Cina controbilanciato dai timori su ulteriori strette sui tassi di interesse e per le rinnovate tensioni geopolitiche. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è risalito di circa due punti base a 187, con il rendimento del decennale italiano al 4,33%.
Tra le Large Cap, Intesa Sanpaolo ha terminato le contrattazioni a -0,4%, Mediobanca a -1,3%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a -1,6%, Banco Bpm a -2,5% e UniCredit a -2,9%.
Bper ha ricevuto l’autorizzazione della BCE al computo dell’utile dell’esercizio 2022 nel Patrimonio a fini di Vigilanza e ha pertanto provveduto a determinare i “Ratios Phased In” definitivi.
BPER e Banco Desio hanno sottoscritto i contratti definitivi per la cessione a Banco di Desio di 8 sportelli bancari di proprietà del Banco di Sardegna e 40 sportelli di proprietà di BPER Banca rivenienti dalla recente fusione con Banca Carige.
Dal 27 febbraio 2023 Unicredit sostituirà Linde nell’indice EURO STOXX 50, a seguito del delisting di Linde dalla Borsa di Francoforte, deciso a gennaio dagli azionisti, che rimarrà quotata solo alla Borsa di New York (NYSE).
Tra le Mid Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso a +8,0%, Credito Emiliano a -0,9% e Banca Popolare di Sondrio a -1,3%.
Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +0,3% e Banca Profilo un -1,6%.