eVISO – Precisazioni su PFN al 31 dicembre 2022

eVISO, in risposta ad alcune richieste pervenute durante la conference call di illustrazione
dei risultati semestrali preliminari non sottoposti a revisione legale al 31 dicembre 2022, comunica i seguenti approfondimenti sulla Posizione Finanziaria Netta.

La PFN al 31 dicembre 2022, al netto dei depositi cauzionali attivi verso fornitori
istituzionali (pari a 6,2 milioni al 31 dicembre 2022 rispetto ai 4,2 milioni al 30 giugno 2022), risulta negativa per 4,0 milioni rispetto ad una situazione di cassa positiva di 8,1 milioni (sempre al netto dei depositi cauzionali attivi verso fornitori) al 30 giugno 2022, data di chiusura dell’esercizio fiscale 2021/2022.

La riduzione del capitale circolante netto, pari a 11,6 milioni, è dovuta ai seguenti due motivi:

  • 5,5 milioni, a causa di una dinamica straordinaria e transitoria del mese di dicembre 2022 in cui, in modo anomalo rispetto agli anni precedenti, il prezzo dell’energia è stato elevato ad inizio mese (382€/MWh il 01.12), e più contenuto a fine mese (193 €/MWh il 31.12). Come risultato il ciclo settimanale di pagamenti di energia verso i fornitori istituzionali ha portato ad una timing difference di -5.5 milioni sul fine mese.
  • 6,1 milioni a causa principalmente dell’aumento dei crediti commerciali per il canale diretto e per il canale reseller per 4,7 milioni, della modifica dei termini di pagamento delle voci di Load profiling di Terna e del maggior costo del personale a seguito di investimenti strutturali.

La variazione della PFN è stata inoltre negativamente influenzata dalle seguenti voci:

  • pagamento del “contributo su extra-profitti” straordinario e fiscalmente non deducibile per 2,9 milioni;
  • versamento di 0,9 milioni a titolo di acconti su forniture gas;
  • spese per la realizzazione della nuova sede per 1,2 milioni;
    versamenti a fornitori istituzionali, aggiuntivi rispetto a quelli già erogati al 30.06.2022, pari a 2,0 milioni.

I clienti eVISO, infine, hanno versato depositi aggiuntivi rispetto ai depositi già presenti al 30 giugno per 6,5 milioni.

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