Mercati – Ancora sottotono con i cali oltreoceano, Milano cede lo 0,6%

Le Borse europee proseguono deboli nel pomeriggio con l’andamento negativo di Wall Street.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,6% in area 27.426 punti, sotto la parità come l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%). Oltreoceano, alla riapertura dopo la pausa di ieri per la festività del Presidents’ Day, il Nasdaq è in calo dell’1,3%, S&P 500 e Dow Jones dell’1,1%.

Il sentiment resta appesantito dalle prospettive di nuove strette monetarie e dal rischio di escalation delle tensioni geopolitiche.

Il rally di inizio anno dell’azionario globale sembra essersi indebolito dopo che i policy maker delle banche centrali hanno ribadito la loro volontà di contrastare l’inflazione, spingendo gli operatori, insieme al persistere delle pressioni sui prezzi, a scontare un ulteriore aumento del costo del denaro da 75 punti base entro luglio da parte della Federal Reserve.

Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni geopolitiche dopo che il presidente russo, Vladimir Putin, ha confermato l’intenzione di proseguire con le operazioni per raggiungere gli obiettivi dell’invasione in Ucraina. Resta monitorato anche il peggioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Cina.

Dall’agenda macro odierna emerge che la lettura preliminare di febbraio dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona ha evidenziato una diminuzione a 48,5 punti dai 48,8 del mese precedente, al di sotto dei 49,3 previsti dal consensus.

L’indice servizi è salito dai 50,8 di gennaio a 53 punti, oltre i 51 stimati dagli analisti, mentre l’indice Pmi composito ha segnato un valore di 52,3 punti, superiore ai 50,7 punti atteso dal consensus e ai 50,3 punti di gennaio.

L’indice ZEW di febbraio sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi, invece, è aumentato a 28,1 punti, superando i 23 punti stimati dagli analisti e i 16,9 punti registrati il mese precedente.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute per la prima volta in tre giorni, rimanendo sulla strada per registrare il miglior mese da settembre. Il cambio euro/dollaro arretra a 1,067 e il dollaro/yen risale a 134,9.

Tra le materie prime le quotazioni del greggio viaggiano a due velocità con il Brent in calo dello 0,1% a 84 dollari e il Wti in rialzo dell’1,2% a 77,4 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa quattro punti base in area 190, con il rendimento del decennale italiano al 4,42%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Leonardo (+2,7%), A2A (+1,1%) e Moncler (+0,7%) mentre arretrano Recordati (-2,5%) dopo preliminari 2022 e piano triennale 202325, Unicredit (-2,1%) e Banca Generali (-1,8%).