Covivio ha archiviato l’esercizio 2022 con ricavi consolidati pari a 968,1 milioni, di cui 633 milioni di pertinenza del gruppo (+5% sull’anno precedente e +12,7% a perimetro costante (like-for-like).
L’utile netto ricorrente (Adjusted EPRA Earnings) si è attestato di 430 milioni (+4,8%), dinamica che ha beneficiato della forte ripresa del segmento alberghi e della solida performance degli immobili a uso residenziale in Germania che ha più che compensato il calo dei ricavi da locazione degli uffici, dovuta alla rotazione del portafoglio e al rilascio di immobili periferici. L’utile ha inoltre beneficiato della stabilità dei costi operativi e della riduzione del costo dell’indebitamento finanziario.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 7,6 miliardi a fine dicembre 2022, -0,2 miliardi rispetto a fine 2021.
Riguardo il 2023 la società prevede un utile EPRA rettificato a 410 milioni nonché l’attuazione delle linee strategiche annunciate lo scorso dicembre e incentrate sul rafforzamento patrimoniale. Covivio si attende dismissioni per 1,5 miliardi entro la fine del 2024 (di cui 200 milioni negoziati nelle ultime settimane) e la rifocalizzazione della pipeline di sviluppo.
La società propone il mantenimento di un dividendo a 3,75 euro per azione, con il pagamento in azioni, opzione sostenuta dai principali azionisti (51% del capitale).