Kolinpharma – Prescrizioni in aumento e fiducia nel recupero reddituale

Kolinpharma chiude il primo semestre 2022 con ricavi in crescita del 12,3% a 5,7 milioni, ma la bottom line risulta negativa per 27 mila euro vs l’utile di 375 mila euro al 30 giugno 2021. I vertici sono tuttavia fiduciosi e il presidente Rita Paolo Petrelli commenta: “Le prescrizioni mediche di luglio e agosto si confermano in crescita e siamo confidenti in un’ulteriore crescita accanto al recupero della redditività.”

Modello di business

Kolinpharma, fondata nel 2013, è una PMI Innovativa operante nel settore nutraceutico e specializzata nella ricerca e sviluppo, realizzata internamente e in collaborazione con le maggiori università italiane.

Particolarmente sensibile nei confronti della Sostenibilità, la Società ha avviato il percorso di rendicontazione delle tematiche ESG a partire dal Bilancio di Sostenibilità 2019 e ha ottenuto la qualifica di Società Benefit dal 2021.

I prodotti, realizzati con materie prime innovative e naturali, hanno lo scopo di supportare i trattamenti farmacologici principalmente per le patologie nei campi ortopedico-fisiatrico e urologico-ginecologico.

L’efficacia degli stessi è dimostrata dalle numerose evidenze scientifiche, attraverso la conduzione di studi in vitro e clinici e pubblicazione dei risultati su riviste tecnico-scientifiche internazionali.

Kolinpharma distribuisce i prodotti col proprio brand in tutto il territorio italiano attraverso una rete qualificata di 89 Informatori Medico-Scientifici (IMS), professionisti specializzati laureati nelle discipline scientifiche.

Gli IMS promuovono i prodotti della società presso la classe medica, puntando sulla sensibilizzazione degli specialisti. I clienti diretti sono i grossisti, che distribuiscono a farmacie e parafarmacie in tutta Italia.

L’R&D interna ha consentito la registrazione di 46 brevetti, di cui 7 brevetti in Italia, 6 in USA, 1 in Israele e 32 brevetti nei principali Paesi europei. Kolinpharma è inoltre titolare di 13 certificazioni, di cui 9 sull’azienda (ISO 30415, ISO 9001, ISO 22000, ISO 37001, ISO 45001, ISO 14001, conformità ISO 26000, Eccellenza Italiana e UNI/PdR 125) e 3 sui prodotti (Kosher, Halal, Doping Free). Inoltre, i prodotti sono privi di glutine, latte, lattosio e derivati.

Ultimi avvenimenti

A febbraio il Cda ha approvato i KPI del quarto trimestre 2022: il numero di prescrizioni mediche degli Informatori Medico Scientifici sale a 202.724 con un aumento del 10,6% a/a; in valore, la crescita segna +14,5%. I risultati sono stati conseguiti nonostante il numero degli Informatori Medico Scientifici (IMS) sia passato da 85 unità di dicembre 2021 a 76 unità a fine dicembre 2022. Il numero degli informatori è poi cresciuto a gennaio con l’inserimento di 8 nuove unità.

A dicembre Kolinpharma ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 sul sistema di gestione per la parità di genere e ha comunicato di aver concluso positivamente il processo di assesment alla norma UNI ISO 30415:2021, “Gestione delle risorse umane – Diversità e Inclusione”.

La UNI/PdR 125:2022 (“Linea guida sul Sistema di Gestione per la Parità di Genere”) ha l’obiettivo di incentivare le imprese ad adottare policies adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree che presentano maggiori criticità, come le opportunità di carriera, la parità salariale e di mansioni, le politiche di gestione delle differenze di genere e la tutela della maternità.

Lo Standard Internazionale ISO 30415, oltre a definire anch’esso le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere, riguarda la strutturazione e l’adozione di un insieme di KPI sulle politiche del personale adottate dalle imprese.

Sempre a dicembre, la società ha ricevuto dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi la prima concessione di brevetto per XINPROX®, integratore alimentare studiato e sviluppato per il benessere della prostata che include alla base della formulazione materie prime di altissima qualità, tecnologicamente avanzate e supportate da studi scientifici, quali estratto di polline, quercetina, acido alfa lipoico e L-triptofano. Il prodotto, in linea con i principi di sostenibilità di Kolinpharma, è certificato Halal, Kosher e Play Sure Doping Free ed è inoltre milk-free, lactose-free e gluten free.

 

Conto economico

Nel primo semestre 2022 i ricavi ammontano a 5,7 milioni, in crescita del 12% a/a grazie alla buona performance di tutti i prodotti commercializzati. Milesax® si conferma il prodotto più̀ venduto nel proprio segmento e Doltendix®, ad un anno dal lancio, è già̀ nelle prime 10 posizioni.

Il numero delle prescrizioni mediche (KPI) è pari a 374.746 unità e segna, rispetto al semestre a confronto, una crescita del 21% per quantità e del 29% per valore.  Il management sottolinea che il dato è superiore rispetto a quello registrato dal mercato (+7,9% per valore e +5,9% per unità vendute).

L’Ebitda cifra 0,7 milioni verso 1,1 milioni di fine giugno 2021, penalizzato da un aumento delle spese generali e del costo del personale: il numero degli Informatori Medico Scientifici nel secondo trimestre 2022 è infatti salito a 89 unità rispetto alle 81 unità e 87 unità rispettivamente in forza al 30 marzo 2022 e al 30 giugno 2021.

Oltre ad ampliare la squadra di Informatori, il management ha portato avanti una politica di incentivazione (aumenti di retribuzioni, introduzione di diarie, premi di produzione), al fine di aumentare la fidelizzazione della rete commerciale, riducendo quindi il rischio di “distrazione” da parte delle aziende concorrenti.  Nel periodo sono inoltre aumentati i costi commerciali per sostenere la ripresa, dopo il rallentamento dell’attività dovuto alla pandemia. Da ultimo sono state sostenute spese per lo sviluppo dell’attività all’estero, per consulenze strategiche e per le partecipazioni alle fiere internazionali di settore, oltre che costi per ricerche e analisi di mercato.

L’Ebitda margin risente dell’andamento dei costi e perde 9 punti percentuali assestandosi all’11,9%.

Ammortamenti in crescita da 395 mila euro a 541 mila euro e oneri finanziari, in linea con il semestre a confronto a 109 mila euro, pesano sul risultato finale che, al netto di imposte per 57 mila euro, è negativo per 27 mila euro verso l’utile netto di 375 mila euro registrato a fine giugno 2021.

Stato patrimoniale

Il Patrimonio netto passa da 8,2 milioni a 8,1 milioni prevalentemente a causa della perdita del periodo.

Fabbisogni di circolate per circa 1,2 milioni sono la causa principale della variazione dell’indebitamento finanziario netto, che aumenta a 1,4 milioni da 0,2 milioni a fine dicembre 2021. Il management tuttavia segnala una riduzione di tali fabbisogni già dal mese di luglio, quando il debito netto era rientrato a 0,1 milioni.

 

Ratio

L’assetto finanziario patrimoniale appare solido anche se, a causa dell’incremento dei debiti finanziari netti, gli indicatori di sostenibilità del debito e di capitalizzazione mostrano un lieve deterioramento rispetto al 31 dicembre 2021, passando da 0,10x a 1,04x il primo e da 0,02x a 0,17x il secondo.

Negativo il ritorno per gli azionisti per la perdita del periodo.

Outlook

I vertici della società dichiarano di aver preso misure per fronteggiare l’aumento dei costi delle forniture e mitigare il rischio di scarsità̀ delle materie prime sul mercato. È stata infatti avviata una politica di approvvigionamento diretto delle materie prime strumentali alla produzione.

Prosegue inoltre la strategia di rafforzamento della rete commerciale con l’attività̀ di reclutamento e selezione di Informatori Medico Scientifici e l’attività̀ di R&D con il dipartimento interno dedicato allo studio e sviluppo di formulazioni uniche ed innovative.

EnVent, European Grwoth Advisor, nello studio del 26 ottobre, aggiorna le proprie stime alla luce dei risultati del primo semestre 2022. Per il 2022 gli analisti, considerando che storicamente (salvo che per il periodo della pandemia) i ricavi del primo semestre corrispondono a circa il 40% dei ricavi dell’intero anno, ipotizzano il conseguimento di un fatturato pari a 13,9 milioni (+24% a/a). L’aumento delle vendite dovrebbe portare a un Ebitda di 2,3 milioni, con relativa marginalità al 16,3% verso il 18,5% del 2021.

Per gli anni successivi gli esperti ipotizzano un aumento dei ricavi a 18 milioni 2024 e una marginalità in lieve crescita, in quanto in parte compromessa da maggiori costi delle materie prime. L’Ebitda di fine periodo previsionale è previsto pari a 3,2 milioni e l’Ebitda margin al 20,3%, dati incoraggianti ma inferiori al periodo pre-pandemia.

Nel periodo sotto osservazione gli analisti stimano investimenti per complessivi 3,3 milioni e una posizione finanziaria netta positiva al 31 dicembre 2024 pari a 3 milioni.