Mercati – Previsto avvio debole in Europa in attesa dei verbali FED

Prevista una partenza sotto la parità per le borse europee, in un contesto appesantito dalla prospettiva che i tassi di interesse rimarranno su livelli elevati per un lungo periodo di tempo, e mentre restano in primo piano le tensioni geopolitiche.

Chiusura negativa ieri per i principali indici americani, dopo la pausa lunedì per la festività del Presidente. Il Nasdaq ha ceduto il 2,5%, il Dow Jones il 2,1% e lo S&P500 il 2%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha chiuso in ribasso dell’1,3%, Shanghai ha ceduto lo 0,5% e Hong Kong lo 0,3%.

L’attenzione dei mercati resta concentrata sulla politica monetaria, in attesa questa sera  dei verbali relativi all’ultima riunione della Federal Reserve dopo che diversi membri della banca centrale americana hanno ribadito la necessità di continuare ad aumentare il costo del denaro per combattere le pressioni sui prezzi.

Intanto, sul fronte macro, secondo la lettura finale diffusa dall’Istituto federale tedesco di statistica, a gennaio l’indice dei prezzi al consumo ha messo a segno un incremento mensile dell’1%, in linea con la rilevazione preliminare e le attese. Su base annua, l’indice ha registrato un progresso del 8,7%, anche in questo caso coerente con il preliminare e il consensus.

Sullo sfondo continuano a pesare anche le tensioni geopolitiche dopo che il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia sospenderà l’applicazione del trattato sulle armi nucleari Start, una decisione che il segretario di Stato Antony Blinken ha definito “irresponsabile”.

Restano le tensioni anche con Pechino dopo che la Casa Bianca si è dichiarata disposta a sanzionare le società cinesi che sosterranno l’invasione russa, secondo quanto affermato dal vice segretario al Tesoro Wally Adeyemo.

Tornando a Piazza Affari, da seguire Tim, che ha ricevuto una lettera da KKR con cui la stessa ha prorogato il termine dell’offerta non vincolante al 24 marzo 2023. Proroga del termine dovuta a una richiesta del Governo di disporre di ulteriori quattro settimane per effettuare una analisi congiunta degli aspetti pubblicistici dell’operazione concernenti i poteri esercitabili dal Governo nel settore.