EssilorLuxottica ha archiviato l’esercizio 2022 con un fatturato di 24,5 miliardi, in crescita del 7,5% a cambi costanti rispetto al pro forma 2021.
L’utile lordo adjusted si è attestato a 15,6 miliardi, pari al 63,7% dei ricavi, 30 punti base in più rispetto all’esercizio pro forma 2021 (o 40 punti base in più a cambi costanti).
L’utile operativo adjusted è stato pari a 4,1 miliardi, pari al 16,8% del fatturato, rispetto al 16,1% pro forma del 2021, un’espansione dei margini di 70 punti base (o 60 punti base a cambi costanti), nonostante il significativo aumento del costo del lavoro, a causa della pressione inflazionistica sui salari a livello globale.
L’utile netto di gruppo adjusted si è fissato a 2,9 miliardi, in aumento del 15,4% a cambi costanti.
La società ha chiuso l’anno con un indebitamento finanziario netto di 10,2 miliardi (comprese le passività per leasing pari a 3,2 miliardi) rispetto a un indebitamento netto di 9,7 miliardi a fine 2021.
EssilorLuxottica conferma l’obiettivo di crescita del fatturato annuo intorno al 5% dal 2022 al 2026 a cambi costanti (sulla base del fatturato pro forma 2021) e prevede di raggiungere un utile operativo adjusted tra il 19% e il 20% del fatturato alla fine di tale periodo.
In occasione dell’assemblea annuale che si terrà il 17 maggio 2023, il CdA proporrà agli un dividendo di 3,23 euro per azione. Ai soci sarà offerta la possibilità di percepire la cedola in contanti o in azioni di nuova emissione (scrip dividend). La data di stacco è fissata per il 22 maggio e il dividendo sarà pagato – o le azioni emesse – a partire dal 13 giugno.
Il titolo cede al momento il 4,2% alla Borsa di Parigi.