Nel 2022 il Gruppo Iberdrola ha registrato un utile netto a 4,34 miliardi di euro, in crescita su base annua del 11,7%, trainato da una forte performance internazionale in particolare negli Stati Uniti e in Brasile. Un valore superiore alla guidance societaria fornita in occasione dei 9M22, ferma a 4-4,2 miliardi.
L’EBITDA è aumentato del 10% a 13,23 miliardi, grazie alla diversificazione geografica, con l’UE che contribuisce per il 39%, gli Usa per il 20%, il Regno Unito per il 15% e il Latam per il 25%.
Nell’esercizio il gruppo iberico ha effettuato investimenti record per 10,73 miliardi, in aumento del 13% rispetto al 2021, di cui il 90% destinato alle rinnovabili e alle reti intelligenti per accelerare l’elettrificazione e l’indipendenza energetica. Il 38% degli investimenti è diretto nell’UE, il 25% negli Stati Uniti, il 20% in Latam, il 13% nel Regno Unito e il 4% in Australia e altri.
Il Gruppo ha in pancia 6 miliardi di investimenti in progetti rinnovabili che saranno operativi tra il 2023 e il 2025, di cui 3,6 miliardi nell’eolico offshore negli Stati Uniti, in Germania e in Francia.
Il flusso di cassa operativo ha raggiunto 11,12 miliardi, in crescita del 25% rispetto all’anno precedente.
Il dato di Indebitamento Netto di 43,7 miliardi è inferiore alla stima di 45 miliardi presentata al Capital Markets Day del 2022.
Il Cda proporrà alla prossima assemblea un compenso integrativo di 0,31 euro per azione, che porta il dividendo complessivo a 0,49 euro.
La società si attende per il FY 2023 un utile netto in crescita dell’8-10%.