Nel 2022 IGD ha registrato ricavi lordi da attività locativa pari a 137,3 milioni, con un calo del 5,4% su base annua.
Da un più corretto confronto, a seguito della cessione del portafoglio di ipermercati avvenuta a fine 2021 e con il calcolo dei ricavi locativi 2021 restated che tengono conto della variazione di perimetro, si rileva un incremento del 2,3%.
Il Net rental income è stato pari a 114 milioni, con un decremento del 3,7%, mentre a perimetro omogeneo il dato risulta in incremento del 7,1%.
La variazione rispetto al dato restated è pari a +5,3%.
L’Ebitda della gestione caratteristica si è attestato a 103,4 milioni, in calo del 3,6% con un margine pari al 71,6%, mentre la marginalità dell’Ebitda caratteristico Freehold (relativo al perimetro immobiliare di proprietà) si è fissata al 73,5%. La variazione rispetto al dato restated è stata pari a +6,5%.
La gestione finanziaria complessiva cifra in 30,5 milioni; il dato, depurato da partite contabili relative a IFRS 16 e oneri non ricorrenti, è in miglioramento del 12,2% rispetto al 31 dicembre 2021.
L’utile netto ricorrente (FFO) è stato pari a 67,2 milioni, in crescita del 3,8% rispetto al 2021. L’incremento è superiore alla guidance che era stata comunicata al mercato che prevedeva una crescita intorno al +2/3%.
Per effetto, in particolare, delle maggiori variazioni di fair value, il gruppo ha chiuso con una perdita netta di 22,3 milioni (52,8 milioni l’utile netto nel 2021).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è ridotto, rispetto a fine 2021, di 10 milioni a 977 milioni.
Il patrimonio immobiliare di proprietà del gruppo ha raggiunto un valore di mercato pari a 2,08 miliardi, in decremento del 2,8% rispetto a dicembre 2021. Includendo anche gli immobili in leasehold e la partecipazione al Fondo Juice, il portafoglio ha raggiunto un valore di mercato pari a 2,13 miliardi.
L’EPRA NAV e EPRA NRV sono stati pari a 1,13 miliardi, ovvero 10,28 euro per azione. Il dato è in decremento del 5,3%. La variazione è dovuta soprattutto al pagamento per intero
del dividendo, avvenuto a maggio, e alla variazione negativa del fair value degli immobili.
Il CdA proporrà all’assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo di 0,30 euro per azione, nell’estremità alta dell’intervallo annunciato lo scorso 26 gennaio.
Per il 2023 la società prevede ricavi netti da attività locativa in aumento del 3-4% a perimetro omogeno rispetto al 2022 e che la produzione di cassa operativa si manterrà robusta e su livelli superiori rispetto all’anno precedente.
IGD, in linea con il profilo investment grade, sta lavorando a rifinanziarsi con congruo
anticipo, mantenendo completamente disponibili le linee di credito committed per 60 milioni con scadenza al 2025, storicamente mai utilizzate. E’ in corso di definizione un’operazione destinata alla copertura delle esigenze dei prossimi 18 mesi per un importo pari a circa 225 -250 milioni con l’obiettivo di perfezionarla nel primo semestre.
Tale operazione, così come i due finanziamenti ottenuti nel secondo semestre dello scorso anno per complessivi 235 milioni e che impatteranno per l’intero anno, ha costi superiori rispetto a quello medio sostenuto dal Gruppo nel 2022, determinando quindi un incremento degli oneri finanziari. Per quest’ultima ragione, l’utile netto ricorrente (FFO) 2023 è atteso a circa 53 milioni.