Chiusura positiva per le borse europee sebbene al di sotto dei massimi di giornata, mentre prosegue in ribasso la seduta di Wall Street che ha invertito la rotta dopo una partenza in rialzo.
A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,7% a 27.277 punti. Sopra la parità anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%), mentre ha chiuso in calo il Ftse 100 di Londra (-0,3%).
Oltreoceano, Dow Jones e Nasdaq cedono lo 0,6% e lo S&P 500 perde lo 0,5%, all’indomani della pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve di inizio febbraio.
Dopo mesi di divergenza sulla percezione della politica monetaria, le aspettative della banca centrale Usa e dei mercati sembrano allinearsi sempre di più, riducendo la possibilità di nuove sorprese ‘hawkish’.
Se da una parte le minute del Fomc e i commenti di diversi membri della banca centrale Usa hanno ribadito l’intenzione di ulteriori rialzi dei tassi di interesse, dall’altra non hanno mostrato nulla che non fosse stato scontato nelle ultime settimane.
Gli operatori continuano comunque a monitorare i dati economici per avere maggiori indicazioni sulla possibilità che la prospettiva di evitare una pesante recessione sia ancora sul tavolo, nell’ambito dell’aggressivo ciclo di strette monetarie.
Sul fronte macro, negli Usa la discesa delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione ha evidenziato ancora una volta la solidità del mercato del lavoro, mentre la seconda lettura del Pil del quarto trimestre è stata rivista al ribasso rispetto alla prima stima.
Sul Forex il cambio euro/dollaro è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro tornato sotto la soglia di 1,06 e il dollaro/yen in discesa a 134,7 dopo aver toccato un picco oltre quota 135.
Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,5%) a 81,7 dollari e il Wti (+1,6%) a 75 dollari, nonostante l’ulteriore aumento delle scorte Usa evidenziato dai dati settimanali Eia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di cinque punti base a 188, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%.
Tornando a Piazza Affari, bene Saipem (+3,9%), con gli acquisti che hanno premiato in particolare anche Stellantis (+3,6%) e Pirelli (+3,1%) all’indomani della pubblicazione dei risultati 2022. In calo, invece, Eni (-5,4%), nel giorno della presentazione dei conti e del piano strategico 2023-2026, e Tim (-2,4%).