Nel 2022 Endesa, controllata iberica del Gruppo Enel, registra un utile netto ordinario di 2.398 milioni, in crescita del 26% rispetto al 2021, grazie principalmente al buon andamento del business gas e all’elevato livello di operatività degli impianti a ciclo combinato.
Un dato che consentirà al Cda di proporre la distribuzione di un dividendo lordo di 1,585 euro per azione, superiore del 6% rispetto alle attese.
L’EBITDA si attesta a 5.327 milioni su base omogenea, in miglioramento del 25% nonostante la flessione dell’andamento dell’attività commerciale, la riduzione del margine delle energie rinnovabili e l’impatto negativo della normativa misure sull’attività di distribuzione.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 cifra in 10.869 milioni, in aumento del 23,4% rispetto a 8.806 di fine 2021.
Gli investimenti effettuato nell’anno raggiungo il picco storico di 2.343 milioni, l’8% in più rispetto all’anno precedente, il 76% dei quali è in linea con la tassonomia dell’Unione Europea. Il management prevede di raggiungere nel 2023 un nuovo massimo storico con un aumento del 20% degli investimenti.
Nel 2022 Endesa ha aggiunto 908 megawatt di nuova capacità rinnovabile, raggiungendo un totale di 9.300 megawatt. Compreso il nucleare, il 71% della capacità installata in terraferma è priva di emissioni di CO2. Il 73% della produzione continentale nel 2022 era ugualmente privo di emissioni.
Dei 4.400 MW di nuova energia rinnovabile che dovrebbe essere incorporata come parte del piano strategico 2023-2025, 1.400 MW sono già in esecuzione.
Prosegue la forte performance commerciale della società, con l’aggiunta di 900.000 clienti elettrici domestici e business nel mercato liberalizzato rispetto alla chiusura del 2021, raggiungendo un totale di 6,8 milioni. Ciò ha visto il numero di clienti crescere del 2% a 10,5 milioni.
La rete di colonnine di ricarica per veicoli elettrici ha totalizzato a fine esercizio 13.900 colonnine, con un incremento anno su anno del 47%.