G.M Leather – Contratto con Conceria Palladio per internalizzare processi produttivi in ottica green

G.M. Leather, tramite la controllata Genesi, ha sottoscritto con Conceria Palladio
un contratto di affitto di ramo d’azienda e un contratto di sublocazione di immobili strumentali all’esercizio dell’attività situati a Zermeghedo (VI), in parte già oggetto di affitto alla collegata Snam di Marcigaglia A. e C.

I contratti prevedono una durata di 20 anni con decorrenza dal 1° marzo 2023 (con possibilità di tacito rinnovo di ulteriori 10 anni in assenza di disdetta da comunicarsi con preavviso di almeno 12 mesi) e un canone annuo aggiuntivo per il Gruppo G.M. pari a 276.000 euro.

Genesi subentra a Conceria Palladio come datore di lavoro di 22 dipendenti.

Contestualmente, G.M. Leather ha acquistato da Conceria Palladio macchinari, attrezzature e beni mobili per un valore complessivo di 5.000.000 euro. Il 50% del costo è stato regolato subito, mentre il residuo 50% verrà corrisposto entro il 28 febbraio 2024.

Si tratta di operazione straordinaria che consente al Gruppo – spiega una nota – di internalizzare un processo produttivo monte al fine di apportare marginalità e presidiare le fasi a maggior valore aggiunto in ottica green.

Conceria Palladio rappresenta per G.M. Leather uno storico fornitore che svolge, per le pelli fresche acquistate dal gruppo, le attività preliminari di rinverdimento, calcinaio, scarnatura, decalcinazione e piclaggio finalizzate alla conciatura e alla successiva spaccatura della pelle in pieno spessore per l’ottenimento del fiore in wet blue.

In particolare sia il ramo di azienda acquisito sia l’insieme degli immobili, i macchinari, le attrezzature e beni mobili sono strumentali alle lavorazioni preliminari di calcinaio e concia, che sono attualmente esternalizzate e poste a monte delle attuali fasi gestite dalla controllata di G.M. Leather, ovvero Genesi.

La società prevede che tali attività, inserite nel processo produttivo del Gruppo G.M., consentiranno di apportare sui dati consolidati un fatturato incrementale stimato in 5 milioni e un conseguente EBITDA di 1,2 milioni.

L’operazione, aggiunge la società, “è inoltre altamente strategica e si inserisce all’interno del percorso incentrato sulla sostenibilità avviato dal gruppo negli ultimi anni, che ha portato alla realizzazione di importanti investimenti in ricerca e sviluppo finalizzati a ridurre l’impatto ambientale delle attività del processo di produzione, sia nel tracking green della supply chain ponendosi come interlocutore di riferimento per i grandi brand firmatari del Fashion Pact che si sono posti l’obiettivo di ottenere un approvvigionamento di materie prime per il 25% a basso impatto ambientale entro il 2025”.

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