Mercati – Eurolistini volgono in rosso con Milano a -0,7%

Le Borse europee proseguono in negativo nel pomeriggio, dopo la partenza in rosso a Wall Street.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,7% in area 27.081 punti. Giù anche il Dax di Francoforte (-1,3%), il Cac 40 di Parigi (-1,2%), più cauti invece il Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%). Oltreoceano, il Nasdaq lascia sul terreno l’1,8%, lo S&P 500 l’1,4% e il Dow Jones l’1,1%.

Sui mercati continua a prevalere un clima di incertezza nell’ambito delle campagne restrittive delle banche centrali per contrastare l’inflazione, che stanno provocando un rallentamento della crescita e delle performance societarie.

In particolare, oggi il focus era rivolto sull’indice Pce, una misura chiave dell’inflazione attentamente monitorata dalla Fed, che a gennaio ha accelerato al 5,4% dal 5% del mese precedente.

La componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,6% rispetto al mese precedente, contro attese per un +0,4%, e del 4,7% rispetto a un anno prima, contro attese per una conferma del 4,4% di dicembre.

Numeri che sottolineano i rischi del persistere delle pressioni sui prezzi, rafforzando le aspettative che la banca centrale americana manterrà i tassi di interesse su livelli elevati più a lungo del previsto.

In Europa, invece, il rapporto Gfk sulla fiducia dei consumatori tedeschi ha evidenziato un ulteriore miglioramento grazie ai prezzi dell’energia più bassi, accompagnato però da una revisione al ribasso del Pil della Germania del quarto trimestre.

Sul fronte geopolitico, la Casa Biana ha annunciato che aumenterà le tariffe su oltre 100 prodotti russi metallici, minerari e chimici, nel giorno in cui cade il primo anniversario dello scoppio della guerra in Ucraina.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in discesa a 1,054 e il dollaro/yen balzato oltre quota 136, dopo che il nuovo governatore della Bank of Japan ha confermato l’attuale politica accomodante. Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,2%) a 81,2 dollari e il Wti (-1,5%) a 74,3 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund avanza di circa tre punti base in area 192, con il rendimento del decennale italiano al 4,48%.

Tornando a Piazza Affari, bene Tim (+1,5%), il cui Cda ha esaminato e apprezzato l’offerta non vincolante di KKR ma è in attesa di ricevere un’offerta migliorativa entro il 31 marzo, con gli acquisti che premiano anche Erg (+1,7%) e Sipem (+1,3%). In calo, invece, Pirelli (-3,5%), Interpump (-2,6%), Campari (-2,5%) e Iveco (-2,4%).