Obbligazioni – Sold out alle aste BTP e CcTeu a a 5 e 10 anni per 9,5 mld

Seduta in rialzo per i rendimenti europei e americani nel giorno delle aste BTP e CcTeu a medio-lungo termine e con lo sguardo rivolto alle decisioni di politica monetaria.

I principali listini continentali viaggiano in territorio negativo con il Ftse Mib a -1,1%.

Prevale un clima di incertezza nell’ambito delle campagne restrittive delle banche centrali per contrastare l’inflazione, che stanno provocando un rallentamento della crescita e delle performance societarie.

In particolare, oggi il focus era rivolto sull’indice Pce, una misura chiave dell’inflazione attentamente monitorata dalla Fed, che a gennaio ha accelerato al 5,4% dal 5% del mese precedente.

Numeri che sottolineano i rischi del persistere delle pressioni sui prezzi, rafforzando le aspettative che la banca centrale americana manterrà i tassi di interesse su livelli elevati più a lungo del previsto.

In Europa, invece, il rapporto Gfk sulla fiducia dei consumatori tedeschi ha evidenziato un ulteriore miglioramento grazie ai prezzi dell’energia più bassi, accompagnato però da una revisione al ribasso del Pil della Germania del quarto trimestre.

Sul fronte geopolitico, la Casa Biana ha annunciato che aumenterà le tariffe su oltre 100 prodotti russi metallici, minerari e chimici, nel giorno in cui cade il primo anniversario dello scoppio della guerra in Ucraina.

Tornando all’obbligazionario, il Tesoro ha collocato, per l’intera offerta pari a 9,5 miliardi, BTP a 5 anni (scadenza 01/04/2028) per 2,5 miliardi, con rendimento salito di 14 centesimi attestandosi al 3,84%; BTP a 10 anni (scadenza 01/05/2033) per 3,5 miliardi, con rendimento in aumento di 6 centesimi al 4,34%; infine, CcTeu a 5 anni (scadenza 15/10/2028) per 3,5 miliardi, con rendimento lordo del 2,97%.

Intanto il tasso del Btp decennale è sostanzialmente sale di 8 punti base al 4,46%, con uno spread verso Bund a 191 punti (+2 bp), mentre oltreoceano il rendimento del T-Bond è in rialzo al 3,94% (+6 bp).