Utility (+0,1%) – I conti di A2A (+0,5%) piacciono agli investitori: il titolo è il più comprato tra le Big, seguito da Enel (+0,4%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,1% rispetto alla performance flat del corrispondente europeo e al +0,6% del Ftse Mib.

Chiusura positiva per le borse europee sebbene al di sotto dei massimi di giornata, mentre proseguiva in ribasso la seduta di Wall Street che ha invertito la rotta dopo una partenza in rialzo. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è contratto di cinque punti base a 188, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%.

Tra le Large Cap del comparto A2A (+0,5%) e Enel (+0,4%) sono state le migliori.

I risultati consolidati preliminari 2022 registrati da A2A vedono l’Ebitda in crescita del 5% a 1,5 miliardi (1,43 miliardi nel 2021).

L’assemblea ordinaria degli azionisti di Hera (-0,4%) è convocata per il 27 aprile 2023, in unica convocazione, per deliberare, tra l’altro, sull’approvazione del bilancio 2022, proposta di destinazione dell’utile di esercizio, rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie e nomina dei componenti del Cda.

Tra le Mid Cap, Industrie De Nora ha terminato le contrattazioni a +0,8%, Alerion Clean Power a -0,5%, Iren a -0,8%, Ascopiave a -1,1% e Acea a -1,3%.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Edison (+1,4%) e AlgoWatt (+0,6%) mentre Plc (-2,4%) è risultata la peggiore.