Mercati – Inizio di settimana in rialzo per l’Europa, Milano chiude a +1,7%

Chiusura in rialzo per le borse europee, mentre prosegue in positivo la seduta di Wall Street dopo che gli indici americani hanno registrato la peggior settimana da dicembre in scia alla prospettiva che la Federal Reserve rimarrà aggressiva sui tassi di interesse.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +1,7% a 27.444 punti. Buon progresso anche per il Cac 40 di Parigi (+1,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%), il Dax di Francoforte (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,7%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,5% e il Dow Jones lo 0,2%.

I mercati sembrano aver metabolizzato le preoccupazioni sul fatto che la politica monetaria rimarrà restrittiva più a lungo del previsto su entrambe le sponde dell’Atlantico, alla luce del persistere delle pressioni sui prezzi.

In particolare, l’indice Pce diffuso venerdì, la misura dell’inflazione preferita dalla Federal Reserve, ha evidenziato a gennaio un’accelerazione a sorpresa, riducendo ulteriormente le speranze di una pausa nel ciclo di strette monetare.

Gli operatori hanno infatti rivisto le aspettative sul picco dei tassi di interesse negli Stati Uniti, ora attesi raggiungere il 5,4% quest’anno rispetto a un valore inferiore alla soglia del 5% previsto solo un mese fa.

Sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute dopo i guadagni delle ultime sedute, con il cambio euro/dollaro tornato in area 1,06 e il dollaro/yen in lieve discesa a 136,3.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,2%) a 81,8 dollari e il Wti (-1,1%) a 75,5 dollari, con le interruzioni delle forniture russe verso la Polonia controbilanciate dai timori legati a ulteriori aumenti del costo del denaro.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di circa sei punti base a 183, con il rendimento del decennale italiano al 4,41% mentre quello tedesco sulla stessa scadenza sale sui massimi dal 2011.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Unicredit (+4,6%) in scia al giudizio favorevole di Jefferies, con gli acquisti che hanno premiato soprattutto anche Bper (+2,9%), Iveco (+2,6%), Interpump (+2,6%) e Tenaris (+2,5%). In controtendenza Saipem (-0,7%) in attesa dei risultati 2022.