Mercati – Prevista apertura poco mossa per l’Europa

Prevista una partenza poco sopra la parità per le borse europee, in un contesto in cui l’attenziono degli operatori resta concentrata sull’outlook dei tassi di interesse e sull’inasprirsi delle tensioni geopolitiche.

Chiusura in rosso venerdì a Wall Street, con in principali indici americani che sono però riusciti ad attenuare le perdite nel finale. Il Nasdaq ha perso l’1,7%, lo S&P 500 l’1,1% e il Dow Jones l’1%.

Nel complesso, i listini a stelle e strisce hanno archiviato la peggior settimana da dicembre: Il Nasdaq ha lasciato sul terreno il 3,9%, lo S&P 500 il 2,9% e il Dow Jones il 2,6%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in lieve ribasso dello 0,1%, mentre Shanghai e Hong Kong cedono lo 0,3%.

Il sentiment dei mercati è appesantito dalla nuova accelerazione a sorpresa dell’inflazione negli Stati Uniti a gennaio, come dimostrato venerdì dall’indice Pce, una misura attentamente monitorata dalla Federal Reserve.

Un dato che ha portato a un’ulteriore revisione delle aspettative sul picco dei tassi di interesse negli Stati Uniti, ora attesi raggiungere il 5,4% quest’anno rispetto a un valore inferiore alla soglia del 5% previsto solo un mese fa.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la fiducia delle imprese e dei consumatori a febbraio in Italia e l’economic sentiment di febbraio dell’Eurozona, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno gli ordini di beni durevoli a gennaio.

Tornando a Piazza Affari, da seguire Tim dopo che il cda ha apprezzato l’offerta non vincolante del fondo Kkr per la rete fissa, ma ritiene che sia da migliorare perché non riflette pienamente il valore dell’asset e le aspettative della società.

Occhi anche su Saipem che oggi riunisce il Consiglio di amministrazione per l’approvazione dei risultati preliminari 2022, con il comunicato che verrà diffuso domani.