Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un +2,7% a fronte del +2,2% dell’analogo indice europeo e del +1,7% del Ftse Mib.
Chiusura in rialzo per le borse europee, mentre proseguiva in positivo la seduta di Wall Street dopo che gli indici americani hanno registrato la peggior settimana da dicembre in scia alla prospettiva che la Federal Reserve rimarrà aggressiva sui tassi di interesse. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è arretrato di circa sei punti base a 183, con il rendimento del decennale italiano al 4,41% mentre quello tedesco sulla stessa scadenza sale sui massimi dal 2011.
Tra le Large Cap, UniCredit ha terminato le contrattazioni a +4,6%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +2,9%, Banco Bpm a +2,3%, Mediobanca a +2,0% e Intesa Sanpaolo a +1,5%.
Intesa Sanpaolo e IBM hanno annunciano un accordo per l’adozione di infrastrutture tecnologiche innovative che consentiranno un’evoluzione della sicurezza informatica e delle prestazioni assieme alla riduzione dei consumi del comparto IT.
Unicredit è entrata ieri nell’indice Euro STOXX 50 in sostituzione di Linde.
Tra le Mid Cap, Banca Popolare di Sondrio ha chiuso a +3,1%, Banca Monte dei Paschi di Siena a +2,8% e Credito Emiliano a +1,2%.
Infine, tra le Small, Banca Profilo ha registrato un +1,7% e Banco di Desio e Brianza un +0,3%.