Mercati – Apertura negativa per l’Europa, Milano a -0,4%

Partenza negativa per le borse europee, in un contesto che vede gli operatori rivalutare l’outlook dell’economia globale date le aspettative che i tassi di interesse rimarranno su livelli elevati più a lungo del previsto.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,4% in area 27.330 punti. In ribasso anche il Cac 40 di Parigi (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).

L’attenzione dei mercati resta concentrata sulle prospettive della politica monetaria, che dovrebbe rimanere restrittiva per un lungo periodo di tempo su entrambe le sponde dell’Atlantico alla luce del persistere delle pressioni sui prezzi.

Gli operatori hanno rivisto le aspettative sul picco dei tassi di interesse negli Stati Uniti, ora attesi raggiungere il 5,4% quest’anno rispetto a un valore inferiore alla soglia del 5% previsto solo un mese fa.

In Europa cresce l’attesa per il dato sull’inflazione della zona euro a febbraio che verrà diffuso giovedì e che dovrebbe mostrare un’ulteriore frenata, mentre comincia a farsi strada l’ipotesi che la Bce estenderà il proprio ciclo di strette oltre il 2023.

Secondo il capoeconomista dell’Eurotower Philip Lane, le pressioni inflazionistiche hanno iniziato ad allentarsi, ma Francoforte non porrà fine ai rialzi dei tassi fino a quando non sarà certa che la crescita dei prezzi stia tornando verso il target del 2%.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene poco sotto quota 1,06 e il dollaro/yen risale a 136,7. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,7%) a 82,6 dollari e il Wti (+0,9%) a 76,3 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 187 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,51%.

Tornando a Piazza Affari, bene Saipem (+3,7%) dopo la diffusione dei risultati preliminari 2022, con gli acquisti che premiano anche Campari (+1,1%) e Nexi (+1%). In calo, invece, Cnh (-1,7%), Unicredit (-1,5%), Finecobank (-1,1%), Italgas (-1,1%) e Interpump (-1,1%).