Le Borse europee si muovono sparse nel pomeriggio, dopo l’avvio poco sotto la parità a Wall Street.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% in area 27.489 punti. Positivo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), mentre flettono il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%), più arretrato il Ftse 100 di Londra (-0,9%). Oltreoceano, il Nasdaq avanza dello 0,1%, mentre lo S&P 500 cede lo 0,1% e il Dow Jones lo 0,5%.
Il sentiment resta appesantito dalla prospettiva che la politica monetaria rimarrà restrittiva più a lungo del previsto su entrambe le sponde dell’Atlantico, alla luce del persistere delle pressioni sui prezzi.
I mercati ora scontano un terminal rate del 4% in Europa a febbraio 2024, rispetto al 3,5% previsto a inizio anno e pari a un livello superiore rispetto al picco dei tassi della zona euro visto oltre vent’anni fa.
Il tutto dopo che anche negli Stati Uniti sono aumentate le aspettative sul fatto che la politica monetaria rimarrà restrittiva più a lungo del previsto, con un picco del costo del denaro atteso al 5,4% quest’anno.
Intanto sul Forex, il cambio euro/dollaro sale a quota 1,064 e il dollaro/yen in rialzo a 136,6. La sterlina sale a 1,214 sul dollaro, dopo il nuovo accordo tra Ue e Regno Unito sull’Irlanda del Nord.
Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio con il Brent (+1,5%) a 83,3 dollari e il Wti (+1,9%) a 77,1 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa due punti base in area 186, con il rendimento del decennale italiano balzato di 14 punti base al 4,54%.
Tornando a Piazza Affari, fa meglio Saipem (+2,7%) in scia ai risultati 2022, seguita da Poste Italiane (+2,6%) Unicredit (+1,7%), Generali Assicurazioni (+1,7%). In calo, invece Italgas (-2,2%), Amplifon (-2,1%), Snam (-2%) e Terna (-1,8%).