Wall Street reagisce ma limita il recupero nel finale annullando circa metà del progresso accumulato durante la giornata con lo S&P500 che risale inizialmente al di sopra dei 4.000 punti, limite che tuttavia non riesce a mantenere in chiusura.
Il bilancio finale vede tutti e quattro gli indici principali positivi, ma più vicini ai minimi che ai massimi intraday, con il Russell 2000 e lo S&P 500 entrambi in progresso dello 0,3%, il Dow Jones dello 0,2% ed il Nasdaq dello 0,6%.
Tra i titoli principali si registrano variazioni positive ma entro il punto percentuale per la gran parte delle società tecnologiche, con l’eccezione di Tesla che guadagna il cinque e mezzo per cento e risale oltre i 200 dollari.
VIX in discesa di oltre il tre per cento a 20,95 punti.
Sul mercato obbligazionario giornata di consolidamento dopo l’ascesa dei rendimenti delle scorse settimane con il Tbond che cede un punto base chiudendo al 3,93%.
Tra le materie prime, il petrolio perde un punto percentuale scivolando a 75,5 dollari al barile, mentre il rame mette a segno un rimbalzo (+1,5%) mettendo fine a tre giornate consecutive di netto ribasso. Ancora in calo, invece, il frumento (-2%).
Nessun segnale di reazione dai due principali metalli preziosi con l’oro che guadagna pochi decimi di punto percentuale e l’argento che ne perde altrettanti. Molto più brillanti, al contrario, sia il palladio che il platino in progresso entrambi di oltre il cinque per cento.
Sul mercato valutario, il dollaro interrompe il trend rialzista e scivola a 1,06 nei confronti della moneta unica.