Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un +1,2% a fronte del +1,7% dell’analogo indice europeo e del +0,1% del Ftse Mib.
Chiusura senza direzione precisa per le borse europee che sono riuscite comunque ad archiviare febbraio in positivo ampliando i guadagni da inizio anno, mentre proseguiva debole la seduta di Wall Street. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è arretrato di circa due punti base a 181, con il rendimento del decennale italiano al 4,46%.
Tra le Large Cap, UniCredit ha terminato le contrattazioni a +1,4%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +1,3%, Intesa Sanpaolo a +1,1%, Banco Bpm a +1,0% e Mediobanca a +0,7%.
Banco BPM darà avvio al programma di acquisto di azioni proprie a sostegno di tutti i piani di incentivazione di breve e lungo termine in essere che prevedono quote differite che entreranno nell’effettiva disponibilità nel periodo tra il 2023 e il 2031 subordinatamente alla positiva verifica di tutte le future condizioni previste per la maturazione.
In relazione all’esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all’annullamento (buyback) e avviato il 13 febbraio 2023, dal 20 al 24 febbraio 2023 Intesa
Sanpaolo ha acquistato complessivamente 90.414.496 azioni, pari a circa lo 0,48% del capitale sociale, a un prezzo medio di acquisto per azione pari a 2,52 euro, per un controvalore totale di 227.846.783,38 euro.
Il Cda di Intesa Sanpaolo ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, che – recependo i risultati al 31 dicembre 2022 già approvati dal Consiglio e resi noti al mercato il 3 febbraio scorso – registrano un risultato netto pari a 4.284 milioni per la Capogruppo (2.948 milioni nel 2021, 3.047 milioni rideterminato per le operazioni societarie intervenute nel 2022) e 4.354 milioni a livello consolidato (4.185 milioni nel 2021).
Tra le Mid Cap, Banca Popolare di Sondrio ha chiuso a +2,3%, Credito Emiliano a -0,1% e Banca Monte dei Paschi di Siena a -8,1%.
Axa ha avviato un accelerated book building per cedere la quota detenuta in Mps, pari a circa l’8% del capitale.
Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +1,1% e Banca Profilo un -0,9%.