Mercati asiatici – Seduta di acquisti dopo i dati macro cinesi, svetta Hong Kong (+4%)

Seduta positiva per i principali listini asiatici dopo la chiusura in flessione di Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen guadagnano lo 0,9%. Hong Kong avanza del 4%, sostenuto dai titoli tecnologici e immobiliari. Più cauto il Giappone con Nikkei +0,3% e Topix +0,2%. I mercati della Corea del Sud sono stati chiusi per una festa nazionale.

Piazze asiatiche sostenute dai dati macro cinesi. L’indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero cinese è salito il mese scorso, al valore più alto da oltre un decennio, attestandosi a 52,6 punti, dopo i 50,1 punti di gennaio. Il dato è risultato superiore ai 50,6 punti stimati degli analisti.

In miglioramento anche l’indice Pmi non manifatturiero, calcolato prevalentemente su costruzioni e servizi, che a febbraio è salito a 56,3 punti dai 54,4 punti di gennaio (consensus 54,9 punti).

Numeri che anticipano l’annuale Congresso nazionale del popolo cinese, che dovrebbe iniziare questo fine settimana, con gli operatori che si aspettano di saperne di più sui piani economici di Pechino.

Sempre sul fronte macro, In Giappone, il dato finale di febbraio del PMI manifatturiero della Jibun Bank si è attestato a 47,7 punti, in aumento rispetto ai 47,4 punti della rilevazione preliminare, ma in calo rispetto ai 48,9 punti del mese precedente.

Sullo sfondo permane la prospettiva che la politica monetaria rimarrà restrittiva più a lungo del previsto su entrambe le sponde dell’Atlantico, alla luce del persistere delle pressioni sui prezzi.

Le banche centrali hanno infatti messo in guardia sulla necessità di aumentare ulteriormente il costo del denaro e di lasciarlo su livelli elevati finché l’inflazione non torni verso il target del 2%, uno scenario che comporterebbe dei rischi per l’economia.

Intanto, sul forex, l’euro/dollaro risale in area 1,061 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen è poco mosso a 136,3. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in rialzo con il Brent a 84 dollari (+0,7%) e il Wti a 77,6 dollari al barile (+0,7%).

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street, Il Dow Jones ha perso lo 0,7%, lo S&P500 lo 0,3% e il Nasdaq lo 0,1%.