Mercati – Europa frena nel finale con Wall Street, Milano chiude a -0,6%

Chiusura negativa per le borse europee, che hanno invertito la rotta nel finale dopo una giornata passata in positivo in scia all’andamento debole di Wall Street dopo gli ultimi commenti hawkish provenienti dalla Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,6% a 27.315 punti. In ribasso anche L’ibex 35 di Madrid (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e il Dax di Francoforte (-0,4%), mentre ha chiuso in rialzo il Ftse 100 di Londra (+0,5%).

Oltreoceano, il Nasdaq perde lo 0,5% e lo S&P 500 lo 0,3%, mentre il Dow Jones guadagna lo 0,1%.

Sui mercati continua a prevalere un clima di cautela in scia alla prospettiva che la politica monetaria rimarrà restrittiva più a lungo del previsto su entrambe le sponde dell’Atlantico, alla luce del persistere delle pressioni sui prezzi.

Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha rafforzato la posizione aggressiva della banca centrale Usa, ribadendo la necessità di alzare i tassi di interesse oltre il 5% per assicurare che l’inflazione non torni a salire.

La sua controparte di Minneapolis, Neel Kashkari, si è invece detto preoccupato dal fatto di non vedere segnali significativi che le strette dell’istituto di Washington a stiano rallentando il settore dei servizi.

Sul fronte macro, notizie positive sono arrivate dalla Cina, dove l’attività manifatturiera a febbraio è salita sui massimi da aprile 2012, facendo ben sperare sullo stato di salute della domanda nella seconda economia mondiale.

In Europa, invece, l’inflazione in Germania ha evidenziato a sorpresa una nuova accelerazione a febbraio, fornendo ulteriori segnali sulla necessità di ulteriori rialzi dei tassi per raffreddare la crescita dei prezzi.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale a 1,067 e il dollaro/yen arretra in area 136. Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,1%) a 83,5 dollari e il Wti (-0,3%) a 76,8 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa tre punti base a 184, con il rendimento del decennale italiano al 4,56%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Moncler (+3,3%), dopo i risultati 2022, e Saipem (+1,2%), dopo essersi aggiudicata un contratto di perforazione al largo della Costa d’Avorio del valore di 400 milioni di dollari.

In rialzo Stellantis (+3%) e Pirelli (+1,4%), mentre le vendite hanno colpito soprattutto Diasorin (-2,8%), A2A (-2,7%), Hera (-2,5%), Recordati (-2,5%), Italgas (-2,5%) e Unicredit (-3,5%). In ribasso Amplifon (-1%) dopo i conti.