Brembo ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita del 30,7% a 3,63 miliardi (+25,1% a parità di cambi), in linea alle attese degli analisti. Il perimetro di consolidamento è variato a seguito dell’acquisizione del gruppo spagnolo J.Juan con effetto 1° novembre 2021; a parità di perimetro l’incremento sarebbe del 27,6%. A parità di cambi e di perimetro di consolidamento i ricavi segnano un incremento del 22% rispetto all’anno precedente
A livello geografico, le vendite in Italia sono cresciute del 10,5%, in Germania del 33,8%, in Francia del 18,5%, mentre nel Regno Unito sono diminuite dell’1,8%. Per quanto riguarda i paesi extra-europei, l’India è in crescita del 40,4% (+32,9% a cambi costanti), la Cina del 30,4% (+21,5% a cambi costanti), mentre il Giappone ha segnato un -9,6% (-9,9% a cambi costanti). Il Sudamerica è cresciuto del 66,1% (+43% a cambi costanti), mentre il Nord America (USA, Canada e Messico) del 48,8% (+34,3% a cambi costanti).
Per quanto riguarda i segmenti di mercato, le applicazioni per auto sono aumentate del 30,5%, quelle per motocicli del 44,3% (+18,2% a parità di perimetro di consolidamento), i veicoli commerciali del 19,2% e il settore delle competizioni del 23,7%.
L’Ebitda ha segnato un +24,4% a 625 milioni, al di sotto dei 645 milioni stimati dal consensus, con una marginalità al 17,2% (-90 punti base). L’esercizio si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 35,9% a 293 milioni (307 milioni il consensus).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 502 milioni dai 412 milioni al 31 dicembre 2021, ma al di sotto dei 526 milioni attesi dagli analisti.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Brembo si attende per l’anno in corso ricavi in crescita mid-single digit rispetto all’anno precedente.