Mercati – Eurolistini proseguono cautamente positivi dopo verbali Bce, Milano a +0,3%

Le Borse europee proseguono caute nel pomeriggio, dopo l’avvio contrastato a Wall Street, in scia agli ultimi dati macro che hanno mostrato la resilienza del mercato del lavoro Usa mantenendo la pressione sulla Federal Reserve per proseguire il ciclo di rialzi dei tassi di interesse.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,3% in area 27.402 punti. Positivi anche il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,5%). Poco sotto la parità invece il Dax di Francoforte e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%). Oltreoceano, il Nasdaq lascia sul terreno lo 0,6% e lo S&P 500 lo 0,3%, mentre il Dow Jones guadagna lo 0,4%.

Il sentiment resta appesantito dalle crescenti aspettative che i policy maker manterranno un atteggiamento hawkish per un periodo più lungo delle attese su entrambe le sponde dell’Atlantico, alla luce del persistere delle pressioni sui prezzi.

Intanto, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha espresso un “ampio sostegno” alla proposta del capo economista Philip Lane di aumentare i tassi di interesse di riferimento di 50 punti base e di comunicare che il board “prevede di aumentarli ulteriormente”, indicando specificamente che intende aumentare i tassi di altri 50 punti base alla prossima riunione di marzo e poi valuterà il successivo percorso politico.

Lo si legge nei verbali dell’ultima riunione Bce dell’1 e 2 febbraio, dove viene inoltre sottolineato che sono “necessari ulteriori aumenti affinché i tassi ufficiali del Consiglio direttivo entrassero in territorio restrittivo” ed è “necessario mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi da garantire un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2%”.

Nel complesso, si legge ancora nelle minute, è stato considerato “imperativo mantenere la rotta e mostrare determinazione nell’intenzione di stringere ulteriormente”, in quanto ciò, “ridurrebbe l’incertezza politica ingiustificata e sarebbe pienamente coerente con le decisioni e la comunicazione adottate dal Consiglio direttivo in dicembre”.

Il focus degli operatori è ora quello di capire quanto in alto saliranno i tassi di interesse negli Usa e nel Vecchio Continente, con un picco al 5,5% previsto a settembre da parte della Fed e oltre il 4% da parte della Bce.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro cala a 1,060 e il dollaro/yen sale in area 136,7. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,5%) a 84,7 dollari e il Wti (+0,6%) a 78,2 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund avanza di circa quattro punto base in area 186, con il rendimento del decennale italiano al 4,6% (+9 bp). Il rendimento del Tbond Usa, invece, è risalito oltre la soglia del 4%, dopo un’impennata di 40 punti base a febbraio.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Amplifon (+3,6%), Campari (+3,3%), Tenaris (+2,8%) e Terna (+1,7%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Stm (-4,1%) dopo che Tesla ha detto di voler ridurre l’uso del carburo di silicio.