ILPRA – Lieve crescita dei ricavi e margini stabili, ma lo scenario resta incerto

ILPRA archivia il primo semestre 2022 con ricavi in crescita del 6,1% a 21,5 milioni, un Ebitda margin stabile al 21,6% e un utile netto di 2,6 milioni (+0,8% a/a). Le acquisizioni del 30% di Macs e del 30% di Ponapack pongono le basi per un ampliamento dell’offerta alla clientela, come ricorda Maurizio Bertocco, Presidente e Ad, che commenta: “Le scelte strategiche effettuate ci consentono di affrontare con serenità̀ la complessa situazione internazionale, avendo il Gruppo assicurato la quasi totalità̀ del proprio fabbisogno.”

Modello di Business

ILPRA è attiva nella produzione e vendita di macchinari per il confezionamento di prodotti alimentari, cosmetici e medicali, posizionandosi tra i principali player nel settore del packaging grazie all’ampia gamma di macchine (termosaldatrici, riempitrici, termoformatrici, doy pack e file linea) e soluzioni tecnologiche all’avanguardia.

PMI innovativa, da sempre ha investito nella ricerca ed è stata in grado di sviluppare internamente tecnologie e tecniche di confezionamento in grado di soddisfare le esigenze della clientela. La società ha brevettato la tecnologia ProGas, basata su un’esclusiva ciclica di lavoro che consente di ridurre l’uso e lo spreco di gas e aumentare la produttività dei macchinari.

Il gruppo, che impiega 265 dipendenti, è presente in 6 paesi (Italia, UK, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti, India e Russia) e realizza all’estero circa il 64% del fatturato grazie a una vasta rete di venditori.

Ultimi Avvenimenti

A novembre Ilpra ha sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisizione del 30% del capitale di Ponapack, società di diritto turco attiva nella produzione di macchine confezionatrici termosaldatrici e macchine e impianti per la lavorazione della carne, realizzate secondo le norme di qualità e sicurezza CE ed EAC. La società esporta oltre l’80% del fatturato in circa 30 paesi, sia attraverso vendita diretta, sia tramite un’ampia rete di distributori. La produzione è quasi interamente interna e avviene con l’utilizzo di tecnologie CNC di ultima generazione. Nel 2021 Ponapack vantava ricavi per 1,3 milioni e un Ebitda di 193 mila euro (Ebitda margin 15,0%).  L’indebitamento finanziario netto era pari a 154 mila euro.

L’accordo prevede l’acquisto del 21% del capitale di Ponapack per un corrispettivo di 700 mila euro, che sarà corrisposto metà al closing e per la parte restante entro il 30 aprile 2023. Inoltre, il deal prevede la sottoscrizione, al closing, di un aumento di capitale di Ponopack, interamente riservato in sottoscrizione a ILPRA per 300 mila euro, a fronte dell’attribuzione di una quota pari al 9% del capitale della stessa.

Per effetto dell’operazione, Ilpra acquisirà quote di categoria “B” dotate delle caratteristiche e prerogative previste dallo statuto di Ponapack, che garantiranno un diritto di voto complessivo del 51%, nonché il diritto di nominare la maggioranza dei 5 membri del Consiglio di Amministrazione della target.

L’accordo prevede anche la concessione a Ilpra di un’opzione call finalizzata all’acquisto di un ulteriore 21% del capitale sociale, da esercitare entro il 31 dicembre 2026 sulla base dei risultati del bilancio al 31 dicembre 2025.

L’operazione segue di pochi mesi l’acquisizione avvenuta ad aprile 2022 del 30% del capitale di Macs, attiva nella produzione e vendita di macchine per il confezionamento, prevalentemente nel settore alimentare, farmaceutico e home & personal care, con applicazioni nel packaging flessibile, in particolare per buste doypack e nel confezionamento del cioccolato.

Conto Economico

Nel primo semestre 2022 i ricavi dalle vendite ammontano a 21,5 milioni, in crescita del 6,1% rispetto al 30 giugno 2021. Il valore della produzione, pari a 26,3 milioni, segna un aumento del 20,6% principalmente per l’incremento del magazzino (circa 3,6 milioni), conseguenza dell’acquisizione di Macs (circa 1 milione), dell’incremento dei prezzi delle materie prime e dei semilavorati e della strategia di approvvigionamento condotta dal management, al fine di ridurre i tempi di consegna alla clientela.

Anche l’Ebitda sale del 6,1% attestandosi a 4,6 milioni e la relativa marginalità si conferma al 21,6%. La società è stata in grado di ripercuotere sul prezzo finale di vendita l’incremento dei costi delle materie prime e i costi per lo sviluppo di nuovi mercati e nuovi prodotti.

L’Ebit cifra 3,6 milioni (+6% a/a), dopo ammortamenti e svalutazioni stabili a 1 milione e l’Ebit margin uguaglia il risultato del semestre a confronto al 16,8%.

Sostanzialmente allineato al 30 giugno 2021 l’utile netto pari a 2,6 milioni, dopo oneri finanziari in crescita del 41,4% a 181 mila euro e un’imposizione fiscale leggermente superiore rispetto al semestre a confronto (tax rate dal 21,7% al 24, 5%).

Breakdown ricavi per area geografica

La ripartizione dei ricavi per area geografica conferma la forte vocazione internazionale. Il calo dei ricavi realizzati in Italia, pari 7,8 milioni (-4,2% a/a), è stato più che compensato dalle vendite sui mercati esteri, che a fine giugno 2022 ammontano a 13,7 milioni (+12,9% a/a) e rappresentano il 64% del totale del fatturato.

Stato Patrimoniale

Il Patrimonio Netto sale a 26,4 milioni da 24,9 milioni del 31 dicembre 2021, grazie all’utile d’esercizio e dopo il pagamento di dividendi 2021 per 1,2 milioni.

La posizione finanziaria netta cambia segno ed evidenzia un indebitamento finanziario netto di 85 mila euro verso 3,4 milioni di liquidità netta a fine dicembre 2021. La variazione è dovuta agli investimenti intrapresi nel semestre, ovvero l’acquisizione del 30% di Macs (circa 0,8 milioni) e l’acquisto di un fabbricato commerciale ad uso magazzino (circa 0,6 milioni), oltre ai consistenti acquisti di materie prima e semilavorati che hanno generato un incremento di magazzino di circa 5 milioni.

Ratio

Il gruppo presenta una struttura patrimoniale solida grazie all’adeguata capitalizzazione e alla sostanziale assenza di debito.

Buono il ritorno per gli azionisti, anche se in lieve calo dal 21,2% a fine anno 2021 al 19,6%.

Outlook

Il management confida che in futuro la società sarà in grado di soddisfare le esigenze della propria clientela, con prevalenza nel settori alimentare, cosmetico e biomedicale.

La crisi legata al conflitto Russia – Ucraina potrebbe influenzare in misura molto limitata l’andamento del gruppo, tenendo presente che l’apporto del mercato russo sul fatturato consolidato ammonta a circa 351 mila euro (1,63% del fatturato totale).

Integrae Sim, Euronext Growth Advisor, nello studio del 29 settembre, conferma le proprie stime, che prevedono per il 2022 un valore della produzione pari a 47,5 milioni verso i 44 milioni dell’esercizio 2021. L’Ebitda è stimato crescere da 9 a 10 milioni e la relativa marginalità al 21,9% (21,3% a fine dicembre 2021).

Per gli anni successivi gli esperti si aspettano che il valore della produzione possa aumentare fino a 54,5 milioni (Cagr 21A-24E: 7,4%) a fine 2024, con un Ebitda pari a 11,8 milioni e un Ebitda margin al 22,7% (rispettivamente 9 milioni e 21,3% al 31 dicembre 2021).

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