Mercati – Europa si mette alle spalle timori aumento tassi, Milano chiude a +1,6%

Chiusura positiva per le borse europee, mentre prosegue in rialzo la seduta di Wall Street in un mercato che sembra aver ormai scontato la prospettiva che la politica monetaria rimarrà restrittiva più a lungo del previsto trovando conforto nei segnali di resilienza dell’economia.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +1,6% a 27.825 punti. Bene anche il Dax di Francoforte (+1,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,9%), mentre ha terminato invariato il Ftse 100 di Londra.

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1%, lo S&P 500 lo 0,8% e il Dow Jones lo 0,6%.

I dati di ieri hanno confermato ancora una volta la solidità del mercato del lavoro americano, rafforzando ulteriormente le attese che la Federal Reserve proseguirà il proprio ciclo di strette monetarie.

Una prospettiva che ha spinto diverse asset class a chiudere febbraio in perdita, con l’azionario che sembra però aver digerito la revisione al rialzo delle aspettative su quale sarà il picco dei tassi di interesse.

A sostenere il sentiment hanno contribuito le dichiarazioni del presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic, secondo cui la banca centrale americana potrebbe sospendere la propria campagna di strette monetarie quest’estate pur precisando che dipenderà dall’andamento dei dati economici.

Gli investitori guardano inoltre alla Cina per possibili segnali che favoriscono un ritorno della propensione al rischio, in attesa che domenica si apra la seduta annuale del Parlamento chiamata a fissare i target di crescita della seconda economia mondiale.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, avviandosi a chiudere la settimana in ribasso dopo quattro consecutive di guadagni. Il cambio euro/dollaro viaggia in area 1,06 e il dollaro/yen arretra a 136,2.

Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio dopo lo scivolone seguito alle indiscrezioni secondo cui gli Emirati Arabi potrebbero lasciare l’Opec, con il Brent (+0,7%) a 85,3 dollari e il Wti (+1,1%) a 79 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di circa quattro punti base a 181 con il rendimento del decennale italiano al 4,52%, mentre il tasso sul Tbond Usa torna poco sotto la soglia del 4%.

Tornando a Piazza Affari, in luce Inwit (+8,2%) dopo la presentazione dei conti e del piano 2023-26, con gli acquisti che hanno premiato in particolare anche Amplifon (+6,7%) e Prysmian (+4,3%), quest’ultima dopo una nuova commessa in Olanda da 1,8 miliardi. In calo Saipem (-2,2%).