Partenza sopra la parità a Wall Street, che estende i guadagni registrati ieri in un mercato che sembra trovare conforto dai segnali di resilienza dell’economia, Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,3%.
I dati di ieri hanno confermato ancora una volta la solidità del mercato del lavoro americano, rafforzando ulteriormente le attese che la Federal Reserve proseguirà il proprio ciclo di strette monetarie.
Una prospettiva che ha spinto diverse asset class a chiudere febbraio in perdita, con l’azionario che sembra però aver digerito la revisione al rialzo delle aspettative su quale sarà il picco dei tassi di interesse.
Il governatore della Fed, Christopher Waller, si è detto favorevole a un rialzo del costo del denaro anche sopra l’attuale outlook se inflazione e mercato del lavoro non mostreranno segnali di raffreddamento.
Gli investitori guardano inoltre alla Cina per possibili segnali che favoriscono un ritorno della propensione al rischio, in attesa che domenica si apra la seduta annuale del Parlamento chiamata a fissare i target di crescita della seconda economia mondiale.
Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, avviandosi a chiudere la settimana in ribasso dopo quattro consecutive di guadagni. Il cambio euro/dollaro risalito a 1,062 e il dollaro/yen in discesa a 136,2.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-2%) a 83 dollari e il Wti (-2,1%) a 76,6 dollari, avviate comunque a chiudere la settimana in rialzo con l’ottimismo per la ripresa della domanda in Cina che compensa i persistenti timori legati a ulteriori rialzi dei tassi di interesse.
Nel comparto obbligazionario, infine, si ferma la risalita dei rendimenti dei bond, con il tasso sul decennale americano in calo di circa sette punti base nuovamente sotto la soglia del 4% e quello del biennale di circa tre punti base al 4,85%.