Mercati – Eurolistini proseguono in frazionale rialzo con Milano a +0,5%

Le Borse europee proseguono in frazionale rialzo nel pomeriggio, in linea all’andamento di Wall Street.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% in area 27.952 punti. Positivi anche il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), mentre arretra il Ftse 100 di Londra (-0,3%). Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,3%.

Gli operatori attendono la testimonianza al Senato Usa in programma nei prossimi giorni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, per capire se confermerà la retorica restrittiva emersa dalle ultime dichiarazioni dei membri dell’istituto di Washington.

I mercati sembrano comunque aver già scontato un picco dei tassi di interesse al 5,4%, in linea a quanto gli esponenti della Fed hanno suggerito sarà necessario, con una stretta da 25 punti base attesa per il meeting di marzo.

Il focus si sposterà poi sui dati sui non farm payroll statunitensi a febbraio in uscita venerdì, per avere maggiori indicazioni sulla possibilità che l’economia possa sostenere ulteriori rialzi dei tassi di interesse.

Sempre sul fronte macro, a gennaio gli ordinativi di fabbrica degli Stati Uniti hanno riportato un calo dell’1,6%, facendo tuttavia meglio del consensus (-1,8%), dopo il +1,7% di dicembre (rivisto da +1,8%). La lettura finale di gennaio per gli ordini di beni durevoli ha messo in evidenza una contrazione del 4,5%, in linea con la stima e la rilevazione preliminare. A dicembre il dato aveva registrato una crescita del 5,6%.

Spostandoci nell’Area Euro, sempre a gennaio, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,3% su base mensile (-2,3% a/a), al di sotto del +0,6% previsto dal consensus e dopo il -1,7% del mese precedente.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro sale a 1,068 e il dollaro/yen che si mantiene in area 135,8.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,6%) a 85,3 dollari e il Wti (-0,4%) a 79,3 dollari, in un contesto in cui i target di crescita inferiori alle previsioni sull’economia cinese stanno penalizzando i prezzi delle commodity.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di circa due punti base in area 182, con il rendimento del decennale italiano al 4,53% (-1 bp).

Tornando a Piazza Affari, bene Tim (+2,9%) dopo l’offerta congiunta di Cdp e Macquarie per la rete, con gli acquisti che premiano in particolare anche Bper Banca (+2,5%), Banco Bpm (+2,1%) e Nexi (+1,8%). In calo, invece, Amplifon (-2,2%), Fineco (-1,4%), Erg (-1,3%) e Saipem (-1,2%).