Mercati – Europa positiva in attesa di Powell, Milano chiude a +0,4%

Chiusura positiva per le borse europee, mentre prosegue in rialzo la seduta di Wall Street estendendo i guadagni della scorsa settimana anche grazie alla stabilizzazione dei rendimenti obbligazionari dopo la recente impennata.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,4% a 27.949 punti. Bene anche il Dax di Francoforte (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), mentre ha terminato in ribasso il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

Oltreoceano, il Nasdaq sale dello 0,9%, lo S&P 500 dello 0,5% e il Dow Jones dello 0,3%.

Il sentiment dei mercati aveva risentito del target di crescita inferiore alle previsioni fissato dalla Cina per quest’anno, salvo poi beneficiare delle speranze che questo escluda una nuova accelerazione dell’inflazione a livello globale.

Gli operatori attendono ora la testimonianza al Senato Usa in programma tra domani e mercoledì del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che contribuirà a formulare le aspettative per la riunione del Fomc di marzo.

I mercati sembrano comunque aver già scontato un picco dei tassi di interesse al 5,4%, in linea a quanto gli esponenti della Fed hanno suggerito sarà necessario, con una stretta da 25 punti base attesa per la riunione di questo mese.

Il focus si sposterà poi sui dati sui non farm payroll statunitensi a febbraio in uscita venerdì, per avere maggiori indicazioni sulla possibilità che l’economia possa sostenere ulteriori rialzi dei tassi di interesse.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale a 1,068 e il dollaro/yen si mantiene in area 136. Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,%) a 85,9 dollari e il Wti (+0,4%) a 80 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa un punto base a 181 con il rendimento del decennale italiano al 4,54%, mentre il tasso sul Tbond Usa è tornato sotto la soglia psicologica del 4%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Tim (+3,1%)  all’indomani dell’arrivo dell’offerta di Cdp e Macquarie per la rete, in alternativa a quella di Kkr. In rialzo anche Banco Bpm (+2,3%), Bper (+2%), Poste Italiane (+1,8%), Unicredit (+1,8%), mentre le vendite hanno colpito soprattutto Amplifon (-2,2%), Saipem (-1,5%) e Finecobank (-1,5%).