Mercati – Europa prosegue sopra la parità, Milano a +0,4%

Prosegue senza particolari spunti la seduta delle borse europee, mentre i futures di Wall Street scambiano poco sotto la parità in un mercato che fatica a dare continuità ai guadagni della scorsa settimana dopo i target di crescita deludenti forniti dalla Cina.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,4% in area 27.930 punti. Positivi anche il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), mentre arretra il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

Gli operatori attendono la testimonianza al Senato Usa in programma nei prossimi giorni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, per capire se confermerà la retorica restrittiva emersa dalle ultime dichiarazioni dei membri dell’istituto di Washington.

I mercati sembrano comunque aver già scontato un picco dei tassi di interesse al 5,4%, in linea a quanto gli esponenti della Fed hanno suggerito sarà necessario, con una stretta da 25 punti base attesa per il meeting di marzo.

Il focus si sposterà poi sui dati sui non farm payroll statunitensi a febbraio in uscita venerdì, per avere maggiori indicazioni sulla possibilità che l’economia possa sostenere ulteriori rialzi dei tassi di interesse.

Sempre sul fronte macro, le vendite al dettaglio nell’Eurozona a gennaio sono aumentate dello 0,3% su base mensile (-2,3% a/a), al di sotto del +0,6% previsto dal consensus e dopo il -1,7% del mese precedente.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza leggermente nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro sostanzialmente stabile a 1,063 e il dollaro/yen che si mantiene poco sopra quota 136.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,4%) a 84,6 dollari e il Wti (-1,4%) a 78,6 dollari, in un contesto in cui i target di crescita inferiori alle previsioni sull’economia cinese stanno penalizzando i prezzi delle commodity.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di circa due punti base in area 178, con il rendimento del decennale italiano al 4,43%.

Tornando a Piazza Affari, bene Tim (+2,7%) dopo l’offerta congiunta di Cdp e Macquarie per la rete, con gli acquisti che premiano in particolare anche Unicredit (+1,5%), Leonardo (+1,5%) e Banco Bpm (+1,4%). In calo, invece, Amplifon (-2,3%) e Iveco (-1%).